Rassegna stampa formazione e catechesi

Maria Madre e Figura della Chiesa

maria madre della chiesaCarissimi,  anzitutto un grazie  a voi tutti per unirvi a me oggi, in questo nostro Santuario di Monte Berico, nel ringraziamento a Dio, anche a e con Maria -la  Santa Messa è un Grazie per eccellenza, voi lo sapete - per i miei 60 anni di sacerdozio e per avermi, il Santo Padre Francesco, creato Cardinale il 30 settembre u.s. . Un segno anche per la Diocesi di Vicenza, di cui sono stato figlio.
Ciò mi offre il tema della meditazione omiletica, in questa Domenica della divina  Misericordia, sul legame di Maria Santissima,  con la Chiesa, di cui è Madre e figura, come ha attestato il Concilio Vaticano II. Chiesa vivente della Parola di Dio. 
In effetti credo che l'insistere su tale legame e relazione può ben nutrire e rinnovare la nostra tradizionale pietà mariana e, non temo di sottolinearlo, ecclesiale, in un momento delicato della storia dell'"unico soggetto Chiesa", dopo il Magno Sinodo Vaticano II, come l' ho sempre chiamato.
Con ciò risulta subito il legame che esiste, nella nostra visione mariale ed ecclesiale di oggi, con la costituzione dogmatica Dei Verbum (N. 2 e 8, nonché  con  Lumen Gentium  N. 53, 61, 62 e 63) del  Concilio Vaticano II, che sottolinea la portata dialogale e altresì sponsale dell'atto della Rivelazione. E questo ci conduce a una lettura rinnovata dell'esortazione apostolica post-sinodale   Verbum Domini (N. 6, 124 e soprattutto 28) del 2012, la cui conclusione saluta la "vera grandezza di Maria", cioé la sua fede che la rende beata e Le merita di essere riconosciuta da ogni cristiano come "Mater Verbi" (Madre del Verbo) e "Mater laetitiae" (Madre della letizia, della gioia).

    I -   È questa la dimensione personale e personalizzante della Rivelazione. Mi fermo su questo punto perché la figura personale di Maria rende più immediatamente leggibile la prospettiva dialogale della Rivelazione. Certamente è la Chiesa a essere destinataria della Parola, ma Maria -dicevamo- ne è "il modello e la forma permanente", la "prima Chiesa", "la concretizzazione personale della Chiesa". Guardando Maria, persona singola, si percepisce più facilmente che la Parola di Dio si dirige a ciascuno in modo unico (   VD 22) , oltre, va più lontano. Il ricorso a Maria, come donna -vergine, sposa e madre- fonda una "ecclesiologia nuziale", che "introduce da se stessa il clima d'amore e di reciprocità che favorisce la contemplazione della Scrittura". Orbene accogliendo la Parola e rispondendovi con il dono totale di se stessa, Maria scopre il suo vero "io". È manifestazione di quanto l'accoglienza della Parola di Dio ci "personalizza", ci fa crescere, ci rivela la nostra vocazione personale ( VD 27).
   II - Il secondo punto, e oggi considero solo questi due, quello del cuore-memoria di Maria, cuore del mistero della Tradizione. Dico qui che l'esempio di Maria ci aiuta a rinnovare il nostro sguardo su quel che è la Tradizione (con la T maiuscola). Ne è testimonianza straordinaria il suo Magnificat "interamente tessuto di fili della sacra Scrittura, di fili estratti dalla Parola di Dio" (  VD 28). Maria allegorizza, facendole sue, parole pronunciate secoli prima, per es. le parole del Cantico di Anna. Dalla madre di Samuele alla Madre di Cristo sono passati più di mille anni, ma è la stessa parola, maturata, arricchita da tutta la grande attesa messianica d'Israele, di misericordia, questa freccia di direzione che trapassa tutto l'Antico Testamento, e che indica Colui che deve venire, il Messia, il Salvatore. Le parole pronunciate da Anna acquistano il loro senso pieno sulle labbra di Maria. La "memoria cordiale" della Madonna non consiste in un ricordo fissato, materiale, morto; è piuttosto una "frequentazione interiore del avvenimento", delle parole-avvenimenti della vita di Gesù. Così anche la "memoria della Chiesa", la Tradizione, è un avvenimento pneumatico. Questa Tradizione che viene dagli Apostoli progredisce nella Chiesa, con l'assistenza dello Spirito Santo (  DV 7 e 8).
È la visione che vi lascio, che affido alla vostra preghiera per la fase finale del Sinodo sulla sinodalità, diciamo così, che lo Spirito Santo condurrà a buon termine con la collaborazione di tutti noi. 

+ Agostino Cardinale Marchetto