Rassegna stampa etica

Ricerca sulle staminali embrionali. Obama rimuove i limiti

 I soldi dei contribuenti statunitensi saranno destinati alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, oltre che alla riforma della sanità e agli interventi di stimolo per l'economia. Il presidente Barack Obama - secondo fonti della Casa Bianca - si appresta infatti a rimuovere i limiti nel finanziamento federale destinato a tali ricerche, decisi otto anni fa da George W. Bush e difesi dall'allora presidente per due volte, ponendo il suo veto ad altrettanti tentativi d'intervento del Congresso.
Nella mattinata di lunedì 9, Obama presenterà ufficialmente il provvedimento, un executive order i cui contenuti non sono stati resi noti nei particolari. Tuttavia, secondo le indiscrezioni, il provvedimento si limiterà a rimuovere i limiti al finanziamento, lasciando ai National Institutes of Health - che fanno capo al dipartimento della sanità - la possibilità di lavorare ai dettagli, cosa che avrebbero già cominciato a fare. 
In passato, il presidente aveva espresso pubblicamente, anche in interviste televisive, l'intenzione di affidare al Congresso la regolamentazione di un tema sul quale il confronto è abbastanza complesso e trasversale agli schieramenti politici. Obama avrebbe dunque in programma per lunedì una cerimonia alla Casa Bianca per la firma del provvedimento, nel corso della quale spiegherà - affermano fonti dell'amministrazione - che la decisione serve a "riportare l'integrità scientifica nel campo delle scelte politiche sulla salute". Una scelta dal contenuto fortemente simbolico. Fino a questo momento, i ricercatori avevano comunque potuto fare affidamento sul finanziamento privato e anche su quello statale.
Bush, nell'agosto del 2001, aveva firmato un ordine esecutivo con il quale autorizzava un limitato finanziamento federale in materia, ristretto solo alla ricerca su una sessantina di linee di staminali embrionali già esistenti, vietando fondi pubblici per crearne altre. L'amministrazione Bush ha invece incoraggiato la ricerca sulle staminali adulte, ritenendola promettente e priva delle conseguenze etiche sollevate dalle embrionali. Anche i più recenti studi hanno in effetti dimostrato che le staminali adulte possono dare risultati analoghi a quelli ottenibili con le cellule prelevate dagli embrioni.
Obama aveva invece promesso in campagna elettorale di rimuovere le limitazioni dell'amministrazione Bush e su questo terreno si era trovato peraltro d'accordo con l'avversario repubblicano John McCain.
La posizione della Chiesa cattolica è stata espressa più volte in passato, in previsione della possibilità che le limitazioni al finanziamento per la ricerche sulle staminali embrionali potessero essere rimosse. La Conferenza episcopale degli Stati Uniti, in occasione dell'assemblea plenaria di primavera tenuta a Orlando, in Florida, nel giugno scorso, aveva votato un documento dedicato specificatamente a questo tema:  "Sembra innegabile - avevano scritto i vescovi - che una volta oltrepassata la fondamentale linea morale che ci impedisce di trattare gli esseri umani come meri oggetti di ricerca, non ci sarà più un punto di arresto". La ricerca sulle staminali embrionali era stata perciò definita, in quell'occasione come "profondamente immorale" e superflua, in considerazione dei recenti sviluppi delle ricerche scientifiche. Più recentemente - il 5 febbraio scorso - il presidente della Conferenza episcopale, il cardinale Justin Francis Rigali, aveva scritto una lettera ai membri del Congresso, nella quale rivolgeva un appello affinché fossero mantenute le leggi a difesa della vita, fra le quali il Dickey/Wicker Amendment, in virtù del quale veniva appunto vietato il finanziamento federale alle ricerche sugli embrioni.

(©L'Osservatore Romano - 8 marzo 2009)