Documenti catechesi

COMUNICATO FINALE CONSIGLIO PERMANENTE Roma, 23-26 gennaio 2006

La sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente si è svolta a Roma, presso la sede della CEI, dal 23 al 26 gennaio. Nel pomeriggio di mercoledì 25, giornata conclusiva della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, i vescovi si sono uniti in preghiera con il Santo Padre Benedetto XVI, che nella Basilica di San Paolo ha presieduto la celebrazione dei vespri. Nel corso dei lavori è stato definito che il tema centrale della 56a Assemblea Generale sarà la vita e il ministero dei sacerdoti; si è dato avvio a una riflessione per dare nuovo slancio alla pastorale giovanile; è stato fatto un bilancio della 44a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, svoltasi a Bologna nell’ottobre del 2004, anche in vista del centenario delle Settimane Sociali che ricorrerà nel 2007. Nel contesto di un impegno condiviso con altre Chiese e Comunità ecclesiali, il Consiglio Permanente ha istituito la Giornata nazionale per la salvaguardia e la difesa del creato, fissandone la celebrazione il 1° settembre. Preoccupati per la crescente rissosità del dibattito politico, i vescovi hanno auspicato una più coerente disponibilità da parte di tutti a misurarsi con i problemi reali del Paese in vista del bene comune, nel dialogo e nel rispetto reciproco.

1. L'illuminante magistero di Benedetto XVI e la pace nel mondo

I vescovi, nel rivolgere il loro pensiero affettuoso e deferente al Santo Padre, hanno espresso profonda gratitudine per il suo illuminante e coinvolgente magistero e con gioia hanno accolto la sua prima enciclica Deus caritas est, presentata ufficialmente il 25 gennaio. Il testo, che consta di due parti, tra loro profondamente connesse - la prima d'indole più speculativa e la seconda, di carattere più concreto, dedicata all'esercizio ecclesiale del comandamento dell'amore nelle sue varie dimensioni -, dovrà costituire un riferimento significativo per la vita e la missione della Chiesa che è in Italia. In tal modo, nell'orizzonte della comunicazione della fede e secondo le modalità di una pastorale integrata, si vuole condividere l'intento del Papa, di "parlare dell'amore, del quale Dio ci ricolma e che da noi deve essere comunicato agli altri". Particolare eco e piena adesione tra i vescovi hanno avuto, inoltre, le recenti riflessioni di Benedetto XVI sul Concilio Vaticano II, evento provvidenziale con cui - ha puntualizzato il Pontefice -, la Chiesa ha inteso dare risposta al problema sempre attuale del legame tra fede e ragione, articolato di volta in volta nel rapporto tra fede e scienze moderne, tra Chiesa e Stato, tra fede cristiana e religioni, con particolare riguardo al dialogo ebraico-cristiano. A 40 anni dalla conclusione del Vaticano II, invitando a leggere quell'evento non secondo una "ermeneutica della discontinuità e della rottura" ma secondo una "ermeneutica della riforma", cioè del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, il Papa invita a cogliere nel magistero conciliare la direzione per una vera "riforma" che si attua in un discernimento costante tra concrete situazioni storiche e fedeltà ai principi, cogliendo ai diversi livelli continuità e discontinuità. L'insegnamento del Santo Padre ha anche illuminato lo sguardo che i vescovi hanno riservato alla situazione internazionale: i problemi legati alla costruzione di una pacifica convivenza in Terra Santa, il faticoso cammino della democrazia in Iraq, le preoccupazioni per le scelte di armamento nucleare dell'Iran, la persistente indifferenza mondiale nei confronti della drammatiche condizioni di molti Paesi africani. I vescovi hanno richiamato con forza l'urgenza della pace, sollecitando l'impegno convinto della Comunità internazionale e delle singole nazioni. Riprendendo il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace, hanno ribadito lo stretto legame tra verità e pace: l'impegno per la verità, infatti, è l'anima della giustizia, dà fondamento e vigore al diritto di libertà, apre la via al perdono e alla riconciliazione. In definitiva, "l'impegno per la pace apre a nuove speranze" solo e in quanto viene coniugato con la ricerca sincera della verità.


2. Le prospettive del Paese e la scelta dei valori

Guardando alla situazione del Paese, in vista del prossimo appuntamento elettorale, il Consiglio Episcopale Permanente, in piena sintonia con quanto espresso dal Cardinale Presidente nella prolusione, invita i responsabili politici a favorire un clima di autentico dialogo e di sereno confronto tra le parti, per aiutare il popolo italiano a operare scelte mature e responsabili. I vescovi, in continuità con le indicazioni conciliari e il magistero pontificio, ribadiscono la linea di non coinvolgimento della Chiesa, e quindi dei pastori e degli organismi ecclesiali, rispetto agli schieramenti politici e ai partiti; ciò non significa comunque indifferenza o disinteresse da parte della Chiesa e dei cattolici verso la vita pubblica, nella quale vanno riproposti quei contenuti irrinunciabili che sono fondati sul primato e la centralità della persona umana e sul perseguimento del bene comune. Infatti, come aveva già precisato Giovanni Paolo II al Convegno ecclesiale di Palermo, tale scelta "nulla ha a che fare con una diaspora culturale dei cattolici, con un loro ritenere ogni idea o visione del mondo compatibile con la fede, o anche con una loro facile adesione a forze politiche e sociali che si oppongano, o non prestino sufficiente attenzione, ai principi della dottrina sociale della Chiesa sulla persona e sul rispetto della vita umana, sulla famiglia, sulla libertà scolastica, la solidarietà, la promozione della giustizia e della pace". Questa prospettiva, pienamente assunta dall'episcopato italiano nella nota pastorale pubblicata dopo il Convegno di Palermo (cfr Con il dono della carità dentro la storia, n. 32), viene oggi ribadita e riproposta. In ambito sociale e politico - ricordano inoltre i presuli - i cattolici operano secondo la propria responsabilità e competenza. A loro è chiesto di essere coerenti con la visione cristiana dell'uomo e con la dottrina sociale della Chiesa anche perché, come ha recentemente ricordato lo stesso Benedetto XVI, i contenuti irrinunciabili di tale dottrina non sono "norme peculiari della morale cattolica" ma appartengono alle "verità elementari che riguardano la nostra comune umanità". Nella situazione attuale, speciale attenzione va data, nelle scelte degli elettori e poi nell'esercizio delle loro responsabilità da parte dei futuri parlamentari, a non introdurre normative che non rispondono ad effettive esigenze sociali, e invece compromettono gravemente il valore e le funzioni della famiglia legittima fondata sul matrimonio e il rispetto che si deve alla vita umana dal concepimento al suo termine naturale. Nel considerare, infine, la vicende attuali del Paese, che vive un momento difficile sia per la situazione economica complessiva sia per i risvolti di vicende finanziarie che rendono evidente la necessità di una più alta e coerente moralità personale e sociale, i vescovi rilevano, tra i diversi problemi, l'urgenza di un migliore funzionamento complessivo dell'amministrazione della giustizia - a cui è collegato il miglioramento della condizione dei detenuti e del sovraffollamento delle carceri - e lo sviluppo del Mezzogiorno, con l'incremento dell'occupazione e la lotta alla criminalità organizzata, accompagnato da un profondo rinnovamento culturale. Auspicano anche che la normativa sull'uso delle armi per la legittima difesa non oscuri o relativizzi il valore della vita umana e non indebolisca l'impegno delle istituzioni per la difesa e la tutela dei cittadini.


3. Il tema della 56a Assemblea Generale, la Giornata per la salvaguardia del creato e l'attenzione ai giovani

Il Consiglio Episcopale Permanente ha riservato particolare attenzione all'individuazione del tema della prossima Assemblea Generale. Questa - in continuità con quella del novembre 2005, dedicata alla formazione al ministero presbiterale - prenderà in considerazione la vita e il ministero del sacerdote nella sua globalità, a partire dai profili teologico e spirituale, avendo cura di impostare la riflessione su un saldo riferimento cristologico. Nella prossima Assemblea i vescovi intendono effettuare un'ampia analisi circa la situazione e le prospettive dell'esercizio del ministero dei presbiteri, prestando attenzione alle loro condizioni di vita e alla dinamica delle molteplici relazioni che la loro missione coinvolge, tenendo nel debito conto il nuovo contesto culturale e sociale nel quale il ministero viene svolto. Particolare attenzione verrà data alla dimensione comunitaria con cui il ministero va esercitato nel presbiterio e alla collaborazione richiesta con i vari carismi e ministeri. I vescovi hanno, inoltre, approvato l'istituzione di una "Giornata per la salvaguardia e la difesa del creato", da celebrare, in sintonia con altre Chiese e Comunità ecclesiali europee, il 1° settembre, lasciando al livello locale di sviluppare le relative iniziative lungo tutto il mese. Questa scelta intende riaffermare l'importanza della "questione ecologica", con le sue implicanze etiche e sociali, e si propone come un gesto concreto sul piano ecumenico, come auspicato nella Carta Ecumenica, testo firmato congiuntamente dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e dalla Conferenza delle Chiese Europee (KEK). In tal modo si evidenzia il comune impegno dei cristiani a promuovere atteggiamenti più maturi e responsabili nel rapporto con il creato, collegando strettamente l'"ecologia dell'ambiente" a quella che Giovanni Paolo II, con sapiente lungimiranza, ha chiamato l'"ecologia umana" (cfr Centesimus annus, nn. 37-39). Infatti - ricordano i vescovi - una nuova e corretta coscienza e consapevolezza circa le problematiche ecologiche richiede di per sé l'apertura verso una nuova coscienza dell'ambiente umano e della vita umana in tutti i suoi aspetti. Per dare attuazione a una indicazione degli orientamenti pastorali del decennio e nel ricordo vivo dell'ultima Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia, i presuli hanno voluto ribadire la necessità di una speciale attenzione pastorale nei confronti dei giovani e si sono impegnati a proporre alla comunità ecclesiale nuove iniziative, finalizzate, tra l'altro, a realizzare un maggior coordinamento tra la pastorale giovanile, quella familiare e quella vocazionale. Nella riflessione dei vescovi è emersa la necessità di riscoprire momenti di dialogo tra gli adulti della comunità cristiana e le nuove generazioni, con particolare attenzione a coloro che vivono situazioni di marginalità e di disagio. È emersa l'esigenza di un nuovo slancio della pastorale giovanile per favorire la piena soggettività delle nuove generazioni nella missione della Chiesa e il loro coinvolgimento nel cammino globale della Chiesa italiana. Questa attenzione prenderà forma anche in una specifica iniziativa, da definire ulteriormente a livello diocesano, regionale e nazionale, che caratterizzerà uno dei prossimi anni pastorali. In riferimento alla visita ad limina che i vescovi italiani effettueranno nella seconda metà del corrente anno e nei primi mesi del 2007, è stata richiesta la collaborazione della Segreteria Generale per la preparazione e lo svolgimento.


4. La 44a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani di Bologna: bilancio e prospettive

A distanza di più di un anno dalla sua celebrazione, e dopo la pubblicazione degli "Atti", i vescovi hanno voluto fare un bilancio della 44a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani svoltasi a Bologna dal 7 al 10 ottobre 2004 sul tema "Democrazia: nuovi scenari - nuovi poteri". La Settimana - ricordano i vescovi - si è segnalata per diversi motivi di interesse: la positività del ritrovarsi come cattolici in un clima di dialogo aperto, serio e propositivo su tematiche di grande rilievo; la constatazione che per i cattolici la fede è ispirazione viva, originale e non ideologica; l'attenzione suscitata nell'opinione pubblica, espressione di un nuovo protagonismo dei cattolici nella vita sociale del Paese. Sia il "Documento conclusivo" che gli "Atti" riconsegnano alla comunità ecclesiale e all'intero contesto civile l'ampiezza della riflessione e le piste di impegno, che hanno il loro fondamento e vertice nella persona umana, nodo centrale della convivenza democratica. A Bologna i cattolici italiani, infatti, hanno confermato che qualsiasi rinnovamento della vita sociale dipende dalla capacità di valorizzare e riproporre un'antropologia autenticamente umana e i modelli di persona e di società ad essa sottesi, così come evidenziato dalle tante riflessioni maturate attorno al "Progetto culturale" della Chiesa italiana. Nell'individuare una consegna specifica della 44a Settimana Sociale, i vescovi hanno richiamato il compito di una presenza qualificata e costruttiva dei cattolici, così come è stata esplicitata da Giovanni Paolo II nel suo messaggio: "Come esperti delle discipline sociali e come cristiani, voi siete chiamati, pertanto, a svolgere un ruolo di mediazione e di dialogo tra ideali e realtà concrete. Un ruolo che talvolta è anche di ‘pionieri', perché vi è chiesto di indicare nuove piste e nuove soluzioni per affrontare in modo più equo gli scottanti problemi del mondo contemporaneo". Con riferimento ai programmi futuri, il Consiglio Episcopale Permanente ha espresso l'intenzione di celebrare la prossima Settimana Sociale nel 2007, a cento anni dalla prima svoltasi a Pistoia nel 1907, affidandone la preparazione all'attuale Comitato Scientifico e Organizzatore, il cui mandato è stato prorogato fino a tutto il 2007.


5. Adempimenti statutari e nomine

Il Consiglio Permanente ha approvato i programmi quinquennali delle Commissioni Episcopali e i nuovi parametri per l'edilizia di culto per l'anno 2006; ha esaminato, inoltre, una bozza parziale della traduzione italiana del Martirologio romano, in vista dell'invio all'esame dell'Episcopato per l'approvazione da parte della prossima Assemblea Generale.

Il Consiglio ha nominato:

- Mons. Pier Giorgio SAVIOLA, dell'Istituto Secolare Servi della Chiesa, diocesi di Reggio Emilia - Guastalla, Direttore Generale della Fondazione "Migrantes", per un quinquennio;

- Prof.ssa Sr. Marcella FARINA, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e Prof.ssa Eugenia SCABINI, dell'arcidiocesi di Milano, membri del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, fino alla scadenza del mandato del Comitato (31 dicembre 2007);

- Mons. Gianni AMBROSIO, dell'arcidiocesi di Vercelli, Assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, per un ulteriore quinquennio;

- Mons. Ignazio SANNA, della diocesi di Nuoro, Assistente ecclesiastico nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC), per un ulteriore triennio;

- Don Claudio PAGANINI, della diocesi di Brescia, Assistente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano (CSI), per un triennio;

- P. Renato GAGLIANONE, dei Pii Operai Catechisti Rurali Missionari Ardorini, Consigliere ecclesiastico nazionale della Confederazione Nazionale Coldiretti, per un ulteriore triennio;

- Mons. Alessandro GRECO, dell'arcidiocesi di Taranto, Incaricato della CEI presso la Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontariato (FOCSIV), per un quinquennio;

- P. Vittorio TRANI, dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, Consulente ecclesiastico nazionale del Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario - SEAC, per un triennio.

Il Consiglio ha altresì ratificato l'elezione del Prof. Renato BALDUZZI, della diocesi di Alessandria, a Presidente nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC), per un ulteriore triennio.

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La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, riunitasi il 23 gennaio 2006 in concomitanza con i lavori del Consiglio Episcopale Permanente, ha proceduto alle seguenti nomine:

- S.E. Mons. Renato CORTI, vescovo di Novara, S.E. Mons. Francescantonio NOLÈ, vescovo di Tursi - Lagonegro, S.E. Mons. Filippo STROFALDI, vescovo di Ischia, eletti membri della Commissione mista vescovi-religiosi, fino alla scadenza del mandato delle Commissioni Episcopali (2010);

- P. Eugenio Giuseppe ASTORI, della Congregazione del Ss. Sacramento (Sacramentini), nominato segretario del Comitato per i congressi eucaristici nazionali;

- Mons. Giovanni ACCOLLA, dell'arcidiocesi di Siracusa, Don Vincenzo BARBANTE dell'arcidiocesi di Milano, Rag. Carlo DE STROBEL, della diocesi di Roma, Don Domenico FALCO, Direttore dell'Ufficio Liturgico Nazionale, Mons. Cesare RECANATINI, dell'arcidiocesi di Ancona-Osimo, Don Giuseppe RUSSO, Responsabile del Servizio Nazionale per l'edilizia di culto, nominati membri del Comitato per l'edilizia di culto, per un quinquennio;

- Don Giorgio CARINI, della diocesi di San Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto, nominato membro del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali, fino alla scadenza del mandato del Comitato (2006);

- Mons. Luigino TRIVERO, dell'arcidiocesi di Vercelli, nominato membro e Presidente; Dott. Luigi M. Tommaso NICODEMO, della diocesi di Roma, nominato membro e Vice Presidente; Don Ermenegildo ALBANESE, della diocesi di Oppido Mamertina - Palmi, Avv. Giuseppe Maria CIPOLLA, della diocesi di Roma, Dott. Giorgio FRANCESCHI, della diocesi di Trento, Ing. Alberto GINOBBI, della diocesi d Roma, Mons. Luigi MISTÒ, dell'arcidiocesi di Milano, Ing. Bruno MUSSO, dell'arcidiocesi di Genova, Don Angelo VIZZARRI, dell'arcidiocesi di Chieti - Vasto, nominati membri del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, per un quinquennio;

- Mons. Giampietro FASANI, Economo della CEI, nominato membro e Presidente; Mons. Luciano VINDROLA, della diocesi di Susa, Dott. Giuliano GRAZIOSI, della diocesi di Roma, nominati membri effettivi del Collegio dei Revisori dei Conti dell'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero; Dott. Paolo BUZZONETTI, della diocesi di Roma, Don Umberto DERIU, della diocesi di Tempio - Ampurias, Mons. Domenico MOGAVERO, Sottosegretario della CEI, nominati membri supplenti del Collegio dei Revisori dei Conti dell'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, per un quinquennio;

- S.E. Mons. Vincenzo PAGLIA, Presidente della Commissione Episcopale per l'ecumenismo e il dialogo, nominato Presidente; S.E. Mons. Francesco COCCOPALMERIO, Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici, Don Domenico FALCO, Direttore dell'Ufficio Liturgico Nazionale, Mons. Mauro RIVELLA, Direttore dell'Ufficio Nazionale per i problemi giuridici, Prof. Giorgio FELICIANI, dell'arcidiocesi di Milano, Don Angelo MAFFEIS, della diocesi di Brescia, nominati membri della Commissione per la stipula di un accordo tra la Conferenza Episcopale Italiana e l'Unione Cristiana Evangelica Battista per la pastorale dei matrimoni interconfessionali fra credenti battisti e cattolici;

- la Presidenza ha inoltre espresso il richiesto gradimento all'elezione della Dott.ssa Elvira BRICCOLI BATI ORZALESI, dell'arcidiocesi di Firenze, a Responsabile nazionale del Movimento di Rinascita Cristiana (MRC). Roma, 31 gennaio 2006.

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