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Festa della Divina Misericordia
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- Creato: 30 Gennaio 2008
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Il sito della Festa della Divina Misericordia
è interamente dedicato a questa preziosa festa fortemente voluta anche da Papa Giovanni Paolo II.
Il sito si propone, dunque, di fornire quei sussidi teologi e spirituali per comprendere meglio questa particolare devozione e farne copiosa diffusione tra i cattolici e gli uomini di buona volontà.
Nel sito leggiamo:
Don I. Rozycki parlando delle forme di devozione alla Divina Misericordia trasmesse attraverso suor Faustina, elenca:
- Venerazione dell'immagine di Gesù Misericordioso;
- la Festa della Misericordia;
- la Coroncina alla Divina Misericordia;
- l'Ora della Misericordia;
- la Diffusione del Culto della Divina Misericordia;
- L'Apostolato della Divina Misericordia.
Sono evidenziate queste e non altre preghiere e pratiche religiose, in quanto ad esse sono legate promesse speciali, che si riferiscono a tutti, non solo alla stessa suor Faustina, come in caso dell'atto: "O Sangue e Acqua..." o della novena.
"Ogni atto di venerazione della Divina Misericordia deve essere un'espressione di fiducia e deve essere legato alla pratica della misericordia verso il prossimo, se al devoto della Misericordia deve assicurare tutti quei benefici che Gesù ha legato a tale devozione" (R., p. 19).
Il quadro della Divina Misericordia
Il disegno essenziale di questo quadro è stato mostrato a suor Faustina nella visione del 22 febbraio 1931 nella cella del convento di Płock. "La sera, stando nella mia cella - scrive suor Faustina - vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido (...) Dopo un istante, Gesù mi disse, Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te" (Q. I, p. 26). Tre anni dopo a Vilnius Gesù ha spiegato il significato dei raggi: "I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua" (Q. I, p. 132). Non si tratta qui di un qualche effetto artistico, ma di una simbologia del quadro estremamente profonda.
Agli elementi essenziali del quadro appartengono le parole poste in basso: "Gesù, confido in Te". Gesù parlava di ciò già durante la prima apparizione a P*ock e poi a Vilnius: "Gesù mi ricordò (...) che queste tre parole dovevano essere messe in evidenza" (Q. I, p. 138). Non si tratta qui del numero delle parole, ma del loro senso integralmente legato al disegno e al contenuto del quadro.
Gesù ha definito un altro particolare di questo quadro, ha detto infatti: "Il Mio sguardo da questa immagine è tale e quale al Mio sguardo dalla croce" (Q. I, p. 140). La questione dello sguardo non è dunque senza importanza, se lo stesso Gesù mette l'accento su di essa, dando un significato a questo particolare. E qui incontriamo una doppia interpretazione di questo desiderio di Gesù: alcuni - e tra loro don Sopocko - leggono queste parole in modo realistico e dicono che lo sguardo deve essere diretto in basso come dall'alto della croce; altri credono, che si tratti dello sguardo che esprime la misericordia (tra loro padre J. Andrasz, il secondo direttore spirituale di suor Faustina). A seconda di questa interpretazione sono sorte - si può dire - due "scuole" di rappresentazione dell'immagine del Gesù Misericordioso: una ha il suo modello nel dipinto di E. Kazimirowski, mentre la seconda nel dipinto di A. Hyla, del santuario della Divina Misericordia a Cracovia. Continua sul sito
Nella sezione download del sito è possibile avere quei sussidi per la divulgazione di questa devozione; vai alla sezione
Qui l'intera sezione dei menù per conoscere e approfondire la natura di questo sito dedicato alla Misericordia Divina e al Cuore di Gesù misericordioso:
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