Rassegna stampa etica

CRITERI PER STABILIRE "DANNI NEUROLOGICI IRREVERSIBILI" E LA VOLONTÀ DI UCCIDERE CHARLIE A TUTTI I COSTI

charlie sleepdi Paola Biondi

CRITERI PER STABILIRE "DANNI NEUROLOGICI IRREVERSIBILI" E LA VOLONTÀ DI UCCIDERE CHARLIE A TUTTI I COSTI

Il problema grosso é che Charlie oltre che giudicato da un altro giudice, come richiesto dai genitori Chris e Connie (un giudice meno cinico e spietato dell'attuale), avrebbe bisogno di essere visitato e valutato da altri medici, cioè da altri dottori esterni al Gosh, che potessero vedere la cartella clinica e ci dicessero le reali condizioni cliniche di Charlie.. perchè non permettono questo???

Il dramma é che loro lo ritengono "morto", per questo parlano di danni neurologici irreversibili e situazione clinica catastrofica. E dovrebbero avere il coraggio di parlare di morte, ma per parlare di MORTE (cioè di un danno neurologico irreversibile) dovrebbero dimostrare di aver valutato dei precisi CRITERI NEUROLOGICI (che devono essere tutti e 5 presenti):
1. Assenza dello stato di vigilanza e di coscienza
2. Assenza di attività elettrica di un EEG
3. Compromissione dei centri del respiro a livello del Tronco Encefalico
4. Assenza dei riflessi a livello del Tronco Encefalico
5. Nei bambini o per altre situazioni (ipotermia, cause metaboliche, etc..) si deve valutare anche il Flusso Cerebrale.
Solo se presenti tutti e 5 questi criteri, si può parlare di "danno neurologico irreversibile" e si può fare diagnosi di morte in pazienti attaccati al ventilatore.
Il problema è che per Charlie non sappiamo niente di tutto questo, cioè non sappiamo se questi criteri siano stati tutti valutati e siano tutti presenti (e tutto fa pensare di no). A sentire i genitori che hanno il polso reale della situazione, Charlie non riporta danni neurologici "irreversibili", ma avrebbero bisogno di medici esterni al Gosh che lo dimostrassero. Perché ci possono essere anche danni neurologici "gravi" ma "non irreversibili"(quella che sembra essere la situazione di Charlie)!!
Inoltre l'attività cerebrale é plastica, soprattutto nel bambino.. infatti, proprio per questa plasticità, tanti bimbi nati con gravi malformazioni o dati per destinati a morte certa hanno avuto un decorso sorprendente della malattia riuscendo a recuperare in tutto o in parte le funzioni neurologiche.
Davvero Charlie avrebbe ora più che mai bisogno di essere trasportato in altro ospedale per capire le sue reali condizioni cliniche. E la malafede dei medici britannici si comprende da diversi fattori:
- la non chiarezza sull'irreversibilita` del danno tramite l'accertamento dei 5 criteri neurologici (che purtroppo non sono considerati tutti fondamentali per appurare l'irreversibilita` del danno)
- se il danno neurologico é irreversibile significa che Charlie è morto.. morto per morto perché non trasferirlo in altro ospedale o farlo morire a casa

- se invece il danno pur essendo grave, gravissimo, non fosse irreversibile, i medici (e i giudici con loro) hanno un gravissima responsabilità sia nel voler sospendere la ventilazione meccanica sia nel procrastinare l'inizio della terapia sperimentale.
Comunque sia i medici del Gosh sono in grave difetto e non si muovono dalla loro posizione non solo per orgoglio ma perché è la QUALITA` DI VITA di Charlie a essere IRREVERSIBILE per loro, non la sua situazione neurologica. E i giudici sono pienamente d'accordo con loro.
Quello che non si capisce (e che aumenta i dubbi sull'accanimento tanatologico) è come (visto il contenzioso genitori-Ospedale) la Corte non richieda il parere di un equipe di altri medici esterni al Gosh, scelti anche dalla famiglia, per una valutazione più chiara e oggettiva o perché ci si ostini a non farlo portare in altro ospedale dove altri medici possono valutare la presunta irreversibilita` della situazione.
Veramente dolorosa e penosa la vicenda di Charlie: se riesce loro il colpaccio, gli ospedali saranno i nuovi campi di concentramento e sterminio non solo per l'inizio vita ma anche per la fine della vita. Ma noi non permettere mo questo. Nè per Charlie né per alcun uomo.
Continua a combattere Charlie. Noi non ti molliamo

Fonte: Facebook