Rassegna stampa Speciali
Saluto di Sua Beatitudine Ignazio Youssef III Younan, Patriarca di Antiochia dei Siri
- Dettagli
- Creato: 06 Marzo 2021
- Hits: 599
Santo Padre, l’Iraq, popolo e autorità governative, accoglie oggi con molta speranza Sua Santità, messaggero di pace e di fraternità. Con affetto filiale e profonda gratitudine, le vostre figlie e i vostri figli nel Signore, hanno il privilegio di incontrare il loro Padre, il Vescovo di Roma, nel primo giorno della sua tanto attesa visita, in questa cattedrale a noi tanto cara di “Nostra Signora della Liberazione”.
Sant’Ignazio di Antiochia, il Teoforo, patrono della nostra Sede patriarcale, afferma che la Chiesa di Roma presiede nella carità. Ed è quello che Sua Santità sta esercitando con la Sua visita. Lo stesso Padre apostolico e martire, nella sua Lettera ai Romani, dice: “Sono frumento di Dio, macinato dai denti delle bestie, per diventare pane puro di Cristo” (IV:1). I 48 martiri massacrati durante la celebrazione della Divina Liturgia domenicale, proprio in questa cattedrale dieci anni fa, hanno mescolato il loro sangue con quello dell’Agnello, per testimoniare ai loro fratelli oppressi, uccisi o sradicati, in Iraq e nel Vicino-Oriente, che Gesù stesso, Dio Salvatore, continuerà come ha promesso, a vivere in loro. E noi, forti di questa fede, con coraggio vogliamo testimoniare Cristo Risorto. Grazie Santità, noi continuiamo a pregare per il Vostro ministero!
© Sala Stampa Santa Sede - 5 marzo 2021
Sant’Ignazio di Antiochia, il Teoforo, patrono della nostra Sede patriarcale, afferma che la Chiesa di Roma presiede nella carità. Ed è quello che Sua Santità sta esercitando con la Sua visita. Lo stesso Padre apostolico e martire, nella sua Lettera ai Romani, dice: “Sono frumento di Dio, macinato dai denti delle bestie, per diventare pane puro di Cristo” (IV:1). I 48 martiri massacrati durante la celebrazione della Divina Liturgia domenicale, proprio in questa cattedrale dieci anni fa, hanno mescolato il loro sangue con quello dell’Agnello, per testimoniare ai loro fratelli oppressi, uccisi o sradicati, in Iraq e nel Vicino-Oriente, che Gesù stesso, Dio Salvatore, continuerà come ha promesso, a vivere in loro. E noi, forti di questa fede, con coraggio vogliamo testimoniare Cristo Risorto. Grazie Santità, noi continuiamo a pregare per il Vostro ministero!
© Sala Stampa Santa Sede - 5 marzo 2021