L'elemento più rivelatore nella posizione dei professori di fisica che si sono schierati contro la presenza di Benedeto XVI alla Sapienza è la loro igoranza crassa, la loro manipolazione dei testi e delle idee, la loro aperta conclamata, intollerabile malafede.
A motivazione del rifiuto di accettare la presenza pontificia alla Sapienza, l'appello firmato da 67 docenti porta infatti parole che attribuisce all'allora cardinale Ratzinger che esalterebbero il processo a Galileo della Sana Inquisizione. Continua su Il Mascellaro