PACEM, DEI MUNUS PULCHERRIMUM
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LETTERA ENCICLICA
DEL SOMMO PONTEFICE
BENEDETTO XV
AI PATRIARCHI, PRIMATI,
ARCIVESCOVI, VESCOVI
E AGLI ALTRI ORDINARI LOCALI
CHE HANNO PACE E COMUNIONE
CON LA SEDE APOSTOLICA:
LA PACE E LA RICONCILIAZIONE
TRA I CRISTIANI
Venerabili Fratelli,
salute e Apostolica Benedizione.
La pace, meraviglioso dono di Dio, « della quale — come afferma Agostino — nessuna cosa, fra quelle terrene e mortali, è più gradita e più desiderabile, nessuna è assolutamente migliore » [1]; la pace, che per più di quattro anni è stata implorata dai voti dei buoni, dalle preghiere dei fedeli e dalle lacrime delle madri, finalmente ha cominciato a risplendere sui popoli, e Noi per primi ne godiamo. Senonché troppe ed amarissime ansie conturbano questa gioia paterna; infatti, se quasi ovunque la guerra in qualche modo è finita e sono stati firmati alcuni patti di pace, restano tuttavia i germi di antiche inimicizie; e voi ben comprendete, Venerabili Fratelli, come nessuna pace possa consolidarsi, come nessuna convenzione possa valere, ancorché escogitate in diuturne e laboriose conferenze e solennemente sottoscritte, se contemporaneamente non si placano gli odi e i rancori per mezzo di una riconciliazione fondata sulla vicendevole carità. Su questo argomento, dunque, che è di estrema importanza per il bene comune, desideriamo intrattenervi, Venerabili Fratelli, e al tempo stesso ammonire scrupolosamente i vostri popoli.