Benedetto XVI al nuovo ambasciatore di Mongolia presso la Santa Sede
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I am pleased to welcome you to the Vatican and to accept the Letters accrediting you as Ambassador Extraordinary and Plenipotentiary of Mongolia to the Holy See. I am most grateful for the greetings which you have brought from President Tsakhia Elbegdorj, and I ask you to convey to him my own prayerful good wishes for him and for all your fellow-citizens. As your nation celebrates the twentieth anniversary of its passage to democracy, I express my confidence that the great progress made in these years will continue to bear fruit in the consolidation of a social order which promotes the common good of your citizens, while furthering their legitimate aspirations for the future.
I also take this occasion, Mr Ambassador, to express my solidarity and concern for the many individuals and families who suffered as a result of the harsh winter and the effects of last year's torrential rains and flooding. As you have rightly observed, environmental issues, particularly those related to climate change, are global issues and need to be addressed on a global level. As Your Excellency has noted, the establishment of diplomatic relations between Mongolia and the Holy See, which took place after the great social and political changes of two decades ago, are a sign of your nation's commitment to an enriching interchange within the wider international community. Religion and culture, as interrelated expressions of the deepest spiritual aspirations of our common humanity, naturally serve as incentives for dialogue and cooperation between peoples in the service of peace and genuine development. Authentic human development, in effect, needs to take into consideration every dimension of the person, and thus aspire to those higher goods which respect man's spiritual nature and ultimate destiny (cf. Caritas in Veritate, 11). For this reason, I wish to express my appreciation for the constant support of the Government in ensuring religious liberty. The establishment of a commission, charged with the fair application of law and with protecting the rights of conscience and free exercise of religion, stands as a recognition of the importance of religious groups within the social fabric and their potential for promoting a future of harmony and prosperity.
Mr Ambassador, I take this occasion to assure you of the desire of Mongolia's Catholic citizens to contribute to the common good by sharing fully in the life of the nation. The Church's primary mission is to preach the Gospel of Jesus Christ. In fidelity to the liberating message of the Gospel, she seeks also to contribute to the advancement of the entire community. It is this that inspires the efforts of the Catholic community to cooperate with the Government and with people of good will by working to overcome all kinds of social problems. The Church is also concerned to play her proper part in the work of intellectual and human formation, above all by educating the young in the values of respect, solidarity and concern for the less fortunate. In this way, she strives to serve her Lord by showing charitable concern for the needy and for the good of the whole human family.
Mr Ambassador, I offer you my prayerful good wishes for your mission, and I assure you of the readiness of the offices of the Holy See to assist you in the fulfillment of your high responsibilities. I am confident that your representation will help to strengthen the good relations existing between the Holy See and Mongolia. Upon you and your family, and upon all the people of your nation, I cordially invoke abundant divine blessings.
Questa la traduzione del discorso di Benedetto XVI all'ambasciatore della Mongolia.
Eccellenza,
sono lieto di accoglierla in Vaticano e di accettare le Lettere che la accreditano quale Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Mongolia presso la Santa Sede. Sono molto grato per i saluti che mi ha trasmesso da parte del Presidente Tsakhia Elbegdorj, e le chiedo di portargli i miei ferventi buoni auspici per lui e per tutti i vostri concittadini. Mentre la sua nazione celebra il ventesimo anniversario del suo passaggio alla democrazia, esprimo fiducia nel fatto che i grandi progressi compiuti in questi anni continuino a recare frutti nel consolidamento di un ordine sociale che promuova il bene comune dei cittadini, favorendo le loro legittime aspirazioni per il futuro.
Signor Ambasciatore, colgo questa occasione anche per esprimere la mia solidarietà e la mia sollecitudine per gli individui e le famiglie numerosi che, lo scorso anno, hanno sofferto a causa dell'inverno rigido e degli effetti delle piogge torrenziali e delle inondazioni. Come ha giustamente osservato, le questioni ambientali, in particolare quelle legate al cambiamento climatico, sono globali e devono essere affrontate a livello globale. Come ha osservato, Eccellenza, l'instaurazione di relazioni diplomatiche fra la Mongolia e la Santa Sede, che ha avuto luogo dopo i grandi cambiamenti politici e sociali di due decenni fa, è un segno dell'impegno della sua nazione per un interscambio fecondo nell'ambito della più ampia comunità internazionale. La religione e la cultura, in quanto espressioni interrelate delle più profonde aspirazioni spirituali della nostra comune umanità, servono naturalmente come incentivi al dialogo e alla cooperazione fra i popoli al servizio della pace e dello sviluppo autentico. Lo sviluppo umano autentico, in effetti, deve prendere in considerazione ogni dimensione della persona e quindi aspirare a quei beni superiori che rispettano la natura spirituale dell'uomo e il suo destino ultimo (cfr. Caritas in veritate, n. 11). Per questo motivo, desidero esprimere apprezzamento per il sostegno costante del Governo nel garantire la libertà religiosa. La creazione di una commissione incaricata della corretta applicazione del diritto e della tutela dei diritti di coscienza e di libero esercizio della religione, è un riconoscimento dell'importanza dei gruppi religiosi nel tessuto sociale e del loro potenziale per la promozione di un futuro di armonia e di prosperità.
Signor Ambasciatore, colgo questa occasione per assicurarla del desiderio dei cittadini cattolici della Mongolia di contribuire al bene comune partecipando pienamente alla vita della nazione. La principale missione della Chiesa è di predicare il Vangelo di Gesù Cristo. In fedeltà al messaggio liberatorio del Vangelo, essa cerca anche di contribuire al progresso di tutta la comunità. È questo che ispira gli sforzi della comunità cattolica a cooperare con il Governo e con le persone di buona volontà, operando per superare tutti i tipi di problemi sociali. La Chiesa è anche interessata a svolgere il proprio ruolo nell'opera di formazione intellettuale e umana, soprattutto educando i giovani ai valori del rispetto, della solidarietà e della sollecitudine per i meno fortunati. In questo modo, essa lotta per servire il suo Signore, mostrando sollecitudine caritatevole per i bisognosi e per il bene di tutta la famiglia umana.
Signor Ambasciatore, offro i miei buoni auspici ferventi per la sua missione e la assicuro della disponibilità degli uffici della Santa Sede ad assisterla nel compimento della sue alte responsabilità. Ho fiducia nel fatto che la sua rappresentanza contribuirà a rafforzare le buone relazioni esistenti fra la Santa Sede e la Mongolia. Su di Lei e sulla sua famiglia, su tutte le persone della sua nazione, invoco di cuore abbondanti benedizioni divine.
(©L'Osservatore Romano - 21 maggio 2010)