di Franc Rodè
Vi sono opere intramontabili, che
ancora a distanza di molti secoli si rivelano feconde di nuove
ispirazioni per la vita dell'uomo, non ancora esplorate dalle
generazioni precedenti. Indubbiamente tra queste opere va annoverata la
Regola di san Benedetto. Scritta millecinquecento anni fa, frutto di un
ripensamento originale della precedente tradizione monastica orientale
e occidentale e dell'esperienza di una vita interamente dedita al
servizio di Dio, nella sua apparente semplicità essa nasconde tesori di
profonda sapienza umana e spirituale. 
L'opera di Benedetto era rivolta ai monaci, e sembrerebbe che
l'autore non avesse nulla da spartire con la vita secolare, e in
particolare con la vita familiare. L'autore del volume che presentiamo
ci dimostra il contrario:  vissuto in un'epoca tragica di guerre,
carestie, pestilenze, invasioni e dissoluzione civile e morale,
Benedetto volle insegnare agli italiani del suo tempo come si possa
vivere insieme nella pace, nell'armonia, nel rispetto reciproco e nella
cristiana carità. Per questo i monasteri benedettini non furono
soltanto oasi di spiritualità, ma anche modelli fecondi di civiltà e di
vita associata per le generazioni a venire. I metodi razionalisti della
critica storica non potranno mai misurare l'influsso incalcolabile che
l'esempio della vita benedettina ebbe sulla vita sociale e sulle
comunità familiari dei secoli passati.
 Tutto questo oggi facilmente si dimentica. Ma proprio l'attuale
esperienza della dissoluzione della vita familiare, alla quale sembra
che non si sia trovato ancora un efficace rimedio, ci può far
riscoprire in una luce nuova l'intramontabile insegnamento di san
Benedetto sulla vita in comune.
 L'autore di questo volume, che ha tra l'altro il pregio della
brevità ma che sa dire molto in poche pagine, ci permette di toccare
con mano quanto sia attuale la saggezza benedettina non solo per
guidare le comunità religiose, ma anche per dare nuova vita e nuova
speranza alla comunità familiare. Non saranno infatti le conferenze e
le discussioni di gruppo, e neanche le riforme legislative - per quanto
auspicabili esse possano essere - a salvare l'istituzione familiare, ma
soltanto il diffondersi di un modello vissuto di vita associata
alternativo a quello ormai purtroppo dovunque  imperante.  "E a me
sembra di poter affermare" scrive il nostro autore "che esiste un solo
modello che oggi possa efficacemente essere proposto alle famiglie:  il
modello benedettino quale emerge dalla Regola e dalla tradizione".
 Ha ragione? Lasciamo al lettore la risposta. Noi ci limitiamo a
raccomandare vivamente a tutte le famiglie, cristiane o laiche, la
lettura di queste dense pagine, in ogni caso scritte con non comune
passione e perciò tanto più stimolanti e provocatorie.
(©L'Osservatore Romano - 11 luglio 2009)
