• Home Cattolico
  • Liturgia
    • Domenica - XXVI del Tempo ordinario anno C
    • Intenzioni di preghiera del Santo Padre, dei Vescovi, del Clero, del nostro sito internet
    • Feste e Solennità
    • La comunione spirituale
    • Triduo al Perdono di Assisi
    • Santi
    • Breve guida alla preparazione del servizio della Proclamazione della Parola di Dio
    • Ritornelli Salmodici Santa Messa anno B
    • Liturgia
    • Adorazione Perpetua
    • Novena di Natale
    • Novena a San Giuseppe
    • Novena allo Spirito Santo
    • Novena della Divina Misericordia
    • NOVENA A MARIA ASSUNTA IN CIELO
    • Novena in preparazione all'Immacolata
    • NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DI SAN MICHELE ARCANGELO
    • Triduo in preparazione alla Festa di San Francesco
    • All Hallows’ Eve - Novena per la Solennità di tutti i Santi
  • Catechesi e Formazione
    • Catechesi Santo Padre
      • Segreteria di Stato
      • Omelie quotidiane Santo Padre
    • Regina Caeli
    • Angelus
    • Formazione e catechesi per un Cristiano Cattolico
    • #SinodoAmazzonia
    • I sette doni dello Spirito Santo
      • Il dono del Timor di Dio
      • Il dono di Pietà
      • Il dono di Scienza nello Spirito Santo
    • Indicazioni pastorali per le Persone con omo-affettività
      • Orientaciones teológico-pastorales para la atención Pastoral de las Personas con homoafectividad y de las Personas con dificultades de identidad de género
      • Theological-pastoral directions for the pastoral care of persons with homo-affectivity and persons with gender identity difficulties
    • Chiesa, abusi e riforma: da dove partire
      • Church, abuse and reform: where to start from
      • Iglesia, abusos y reforma: por dónde empezar
    • Sinodo Straordinario sulla Famiglia dal 5 al 19 ottobre 2014
    • Lista categorie Catechesi
      • Apologetica
      • Chiesa
      • Documenti catechesi
        • Documenti del CVII
        • Catechismo
      • Etica e Morale
      • Fonti e appunti sul Sinodo sulla Famiglia
      • Mariane
      • Spiritualità
      • Studi
      • Liturgia
      • Famiglia
      • Ruah
    • Chi è cattolico?
  • Rassegna stampa Cattolica
    • Liste rassegna stampa
      • Il Punto
      • Rassegna stampa etica
      • Rassegna stampa formazione e catechesi - Servizio di Formazione religiosa
      • Rassegna stampa Speciali
      • Lista rassegna stampa mondo
      • Rassegna stampa nazionali Italia
      • Gli amici scrivono
      • Le interviste de Il Cattolico
    • Feed generali
      • Feed Mondo Cattolico
      • Feed Nazionali
      • Feed catechesi cattoliche
      • Feed Santo padre
      • Feed etica
      • Feed Speciali
      • Feed il Punto
    • Twitter
    • Facebook
    • Rassegna sull'Oriente Cristiano
    • Spin doctor politico
    • Newsletter
  • Risorse
    • Ricerca interna
    • Liturgia
      • Anno A
      • Anno B
      • Anno C
      • Preghiere e..
      • Pensieri
    • Bibbia
    • Christian images
    • Recensioni
      • Mariologia
      • Testimonianze
    • Iniziative caritative
      • Iniziative speciali
      • Iniziative caritative degli amici
    • Video
    • Iscriviti alla Newsletter
    • Risorse download
    • ChristianImages
    • Papa B XVI
    • Edicola
    • Carità
  • Sostienici
    • Chi siamo
    • Disclaimer
logo
  • Home Cattolico
  • Liturgia
    • Domenica - XXVI del Tempo ordinario anno C
    • Intenzioni di preghiera del Santo Padre, dei Vescovi, del Clero, del nostro sito internet
    • Feste e Solennità
    • La comunione spirituale
    • Triduo al Perdono di Assisi
    • Santi
    • Breve guida alla preparazione del servizio della Proclamazione della Parola di Dio
    • Ritornelli Salmodici Santa Messa anno B
    • Liturgia
    • Adorazione Perpetua
    • Novena di Natale
    • Novena a San Giuseppe
    • Novena allo Spirito Santo
    • Novena della Divina Misericordia
    • NOVENA A MARIA ASSUNTA IN CIELO
    • Novena in preparazione all'Immacolata
    • NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DI SAN MICHELE ARCANGELO
    • Triduo in preparazione alla Festa di San Francesco
    • All Hallows’ Eve - Novena per la Solennità di tutti i Santi
  • Catechesi e Formazione
    • Catechesi Santo Padre
      • Segreteria di Stato
      • Omelie quotidiane Santo Padre
    • Regina Caeli
    • Angelus
    • Formazione e catechesi per un Cristiano Cattolico
    • #SinodoAmazzonia
    • I sette doni dello Spirito Santo
      • Il dono del Timor di Dio
      • Il dono di Pietà
      • Il dono di Scienza nello Spirito Santo
    • Indicazioni pastorali per le Persone con omo-affettività
      • Orientaciones teológico-pastorales para la atención Pastoral de las Personas con homoafectividad y de las Personas con dificultades de identidad de género
      • Theological-pastoral directions for the pastoral care of persons with homo-affectivity and persons with gender identity difficulties
    • Chiesa, abusi e riforma: da dove partire
      • Church, abuse and reform: where to start from
      • Iglesia, abusos y reforma: por dónde empezar
    • Sinodo Straordinario sulla Famiglia dal 5 al 19 ottobre 2014
    • Lista categorie Catechesi
      • Apologetica
      • Chiesa
      • Documenti catechesi
        • Documenti del CVII
        • Catechismo
      • Etica e Morale
      • Fonti e appunti sul Sinodo sulla Famiglia
      • Mariane
      • Spiritualità
      • Studi
      • Liturgia
      • Famiglia
      • Ruah
    • Chi è cattolico?
  • Rassegna stampa Cattolica
    • Liste rassegna stampa
      • Il Punto
      • Rassegna stampa etica
      • Rassegna stampa formazione e catechesi - Servizio di Formazione religiosa
      • Rassegna stampa Speciali
      • Lista rassegna stampa mondo
      • Rassegna stampa nazionali Italia
      • Gli amici scrivono
      • Le interviste de Il Cattolico
    • Feed generali
      • Feed Mondo Cattolico
      • Feed Nazionali
      • Feed catechesi cattoliche
      • Feed Santo padre
      • Feed etica
      • Feed Speciali
      • Feed il Punto
    • Twitter
    • Facebook
    • Rassegna sull'Oriente Cristiano
    • Spin doctor politico
    • Newsletter
  • Risorse
    • Ricerca interna
    • Liturgia
      • Anno A
      • Anno B
      • Anno C
      • Preghiere e..
      • Pensieri
    • Bibbia
    • Christian images
    • Recensioni
      • Mariologia
      • Testimonianze
    • Iniziative caritative
      • Iniziative speciali
      • Iniziative caritative degli amici
    • Video
    • Iscriviti alla Newsletter
    • Risorse download
    • ChristianImages
    • Papa B XVI
    • Edicola
    • Carità
  • Sostienici
    • Chi siamo
    • Disclaimer

Il grande peccato: la superbia

arcangelo-michele«Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato».


Dice bene il salmista: "lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato." (Sl. 51)
Se c'è infatti un peccato che si insinua nella nostra vita, nel nostro quotidiano e che è fonte di tutti i peccati è proprio quello della superbia.
Per questo possiamo definirlo come "il grande peccato".
Mentre gli altri vizi si oppongono, per così dire, ad una specifica virtù, la superbia si insinua ovunque e danneggia più profondamente la nostra vita.

Infatti la superbia non si pone solo come opposto all'umiltà ma inquina grandemente tutti i vizi ponendosi come incipit della rovina dell'uomo.

È per superbia che l'angelo portatore di luce è diventato satana e ha corrotto, nel suo stesso verme malato i nostri progenitori. La superbia fa presa su ciò che di buono c'è nel nostro cuore stravolgendolo in una dinamica distruttoria e competitiva al contempo. Stravolge il dono di "essere come Dio" perché ciò diventi una pretesa senza l'aiuto e la grazia di Dio stesso. Il che, evidentemente, è impossibile. La superbia non è solo un peccato ma è anche un assurdo ontologico, una follia, una mancanza di amore.



La risposta psicologica

Dietro la superbia la psicologia ha posto spesso una risposta basata sulla disistima che il soggetto ha verso se stesso, vittima egli stesso, di una continua competizione tra il "reale di sé" e la "proiezione di sé".
Poiché l'autostima è qualcosa che si acquista nel rapporto primario della relazione genitoriale se essa è falsata, distorta o assente, in maniera soddisfacente, il soggetto vive in costante competizione frustante tra ciò che è e ciò che vuole essere ma sempre nella bramosa voglia di "eccellere su" per dimostrare a se stesso che "vale", cioè che egli esiste.

Il superbo, dunque, psicologicamente parlando, vive nella costante proiezione falsata di sé e nella incapacità di accogliere il limite personale.

Per questo, paradossalmente, per quanto competitivo, il superbo non matura e non cresce proprio perché non parte dalla realtà ma da un bisogno costante di auto-affermazione e di narcisistico compiacimento. Mendicando, in maniera diretta o indiretta, qua e la, un po' di attenzione e di stima.

Per ottenere questo si serve di tutto, anche degli affetti più belli, anche di Dio.
Il superbo è un cosificatore degli affetti.
Usa le relazioni, anche le più sante e sacre per affermar-si.


Egli celebra sé stesso anche dietro un'affermazione di amore.

superbia.jpg Per il superbo, psicologicamente parlando, gli altri o l'Altro, sono delle "cose" che servono per dimostrare a sé stesso che egli "è più in alto" o semplicemente che "egli vale". Sempre.

Proprio per questo il superbo cade in una solitudine omeostatica che lo "incancrenisce" sempre più nella sua situazione distruttiva.

Non solo.

Questa condizione lo porta inevitabilmente ad essere impermeabile ad una vera conversione e maturazione psico-spirituale proprio perché si conosce poco e conosce di sé solo quel lato che egli desidera di essere.
Per tale motivo il superbo è incapace di ascoltare e di relazionarsi significativamente sia nella vita sociale che nella vita affettiva.
Non attua, in sintesi, per incapacita sedimentata e strutturale, quei meccanismi indispensabili che portano alla maturazione personale:

il limite, il confronto, il chiedere aiuto.

L'attuale stato culturale, fatto di apparenza e narcisismo, di reality e di gossip, non fa che alimentare questa virulenta deviazione psichica e generare dei mostri radicalmente soli ed incapaci di maturare.
Prigioniero nella sua paura di essere mediocre e normale, bisognoso di approvazione, tende a cosificare i rapporti significativi a vantaggio della sua proiezione smisurata di essere come dio senza Dio.
Egli si vuole dare un nome da sé, come il popolo di Babele.
L'autodeterminazione, modernamente intesa, anche dalle correnti ideologiche femministe, liberali e massmediali, si fonda su questo movimento psichico e su questa malattia spirituale.
In tal senso, dunque, l'auto-determinazione è non solo una malattia dell'io, un disordine oggettivo e soggettivo ma anche un malessere sociale.

Una rivelazione dell'essere incartato su sé medesimo.

La superbia, inoltre, è fonte della quasi totalità dell'ateismo il quale, non solo per i motivi di disistima di cui sopra, ma anche per l'incapacità di ascoltare e di ascoltarsi si oppone a Dio e lo nega prima affettivamente e poi razionalmente.
In effetti, di fatto, l'ateismo sano e sofferto è veramente raro.
Se è vero che una certa immaturità affettiva può portare alla religiosità è anche vero che quasi sempre alla base di un approccio ateo alla realtà c'è una persona infantile e narcisista, incapace di equilibrio affettivo che pone in sé il principio del sé.
Il che, alla luce di una ragione che ragiona, è empiricamente impossibile. Il cortocircuito dell'ego-latria porta a questo: o ad una religiosità superficiale o ad una sclerocardia atea.

Il danno spirituale

Tuttavia il danno più profondo della superbia avviene a livello spirituale. Infatti la dimensione psicologica fornisce una parziale risposta su questa cancrena che coinvolge i livelli più profondi del cuore dell'uomo, della sua personalità, della sua libertà e delle sue scelte. La natura competitiva della superbia ne fa un vizio che non si placa mai e che impedisce radicalmente di conoscere Dio.

Come si spiega allora che alcune persone appaiono religiosissime e sono invece superbe? La risposta è relativamente semplice, costoro non conoscono Dio ma adorano un dio immaginario costruito a propria immagine e somiglianza. Sia esso devozionale o contenutistico, o fatto di principi e norme, non hanno ancora fatto un reale contatto con il Dio di Gesù Cristo. L'incontro con Cristo, infatti mette in atto un "movimento perpetuo" di conversione la cui via è quella dell'umiltà e dell'umiliazione.
Quando la vita spirituale dà la sensazione di essere buoni e di essere a posto per le nostre forze e non per dono di Dio significa che il vizio della superbia ci ha permeato.

Nei fatti da cosa si vede? Dalle prove "importanti" che ci fanno scontrare con il nostro senso del limite: non possiamo darci salvezza. Iniziamo a conoscere l'ontologia di ciò che è: siamo creature consapevoli, sempre più consapevoli di essere tali.

Le prove infatti obbligano sia la nostra psiche che il nostro spirito a smontare l'immagine di Dio che ci siamo costruiti e siamo chiamati ad andare oltre e a crescere. Così è avvenuto per ogni uomo di Dio.
Pensiamo per esempio ad Abramo, padre nella fede, che è stato chiamato sempre oltre.. prima ad uscire dalla propria terra, poi a credere che Dio gli avrebbe dato un figlio in tarda età e poi a credere che Dio è il Dio della vita e che resuscita dai morti.

Solo nel dramma del sacrificio "del figlio unico" ogni proiezione, pur buona di Abramo, crolla per far spazio a ciò che Dio rivela di sé stesso e solo così Abramo conosce infine anche sé stesso, il proprio limite e in definitiva la propria grandezza. Solo così Abramo ama più radicalmente uscendo, fialmente, fuori da sé.

Ecco perché la superbia è il peggiore dei vizi, perché ha una natura totalmente spirituale ed impedisce la vivificazione dell'Amore e nell'Amore.

A differenza degli altri vizi che sono di natura, per così dire animale, la superbia inquina lo spirito dell'uomo. Giustamente osserva C. S. Lewis: "Il diavolo se la ride.. è contentissimo che tu diventi casto, coraggioso e capace di dominarti, purché egli possa istituire dentro di te la dittatura della superbia; così come sarebbe felicissimo che tu guarissi dai geloni se in cambio gli fosse consentito di farti venire il cancro" (C. S. Lewis, "Il cristianesimo così com'è").

Insomma il diavolo, con la superbia, fa un investimento sulla tua dannazione.

Preferisce che tu compi alcune cose buone purché te ne impadronisca, cadendo nel veleno dell'avarizia e della superbia.

La superbia, nella sua natura competitiva, tende a distruggere tutto il buono possibile e a non gioire della comunione e della comunione dei beni spirituali.
È infatti la superbia che porta competitivamente ad affermare frasi tipo:

"il mio cammino spirituale è migliore",
"si prega meglio con il canto in lingue che con i canti neocatecumenali",
"questo è un cammino più fedele alle radici del cristianesimo"
, 
"questa è la Messa di sempre",
"qui c'è la tradizione",
"qui c'è il progresso",
"il concilio vaticano secondo è stato una rovina della Chiesa"
,
"il concilio vaticano secondo non è stato compreso",
"la liturgia più corretta è quella in latino"
,
"la liturgia corretta è quella del nuovo messale,
"noi siamo la voce cattolica che difende i luoghi sacri",
"bisogna seguire queste rivelazioni private, la Chiesa non capisce",
"bisogna abolire il celibato"
,
"per carità non tocchiamo il celibato!",
e così via, solo per fare qualche esempio dei contrasti di sempre, intra-ecclesiali, che, alimentati dalla superbia, viaggiano nei gruppi ecclesiali, tra conservatori e progressisti, tra spiritualisti fanatici e devozionali e cristiani no-global; contrasti che, sovente, minano la comunione ecclesiale.

Spesso, infatti, la superbia va a braccetto, nei credenti, con una radicale mancanza di senso di chiesa.
Il senso di chiesa, infatti, si fonda sull'umiltà e sui calli alle ginocchia.
Mortificando volentieri, non solo affettivamente, ma effettivamente, quella parte di noi che crede di essere così importante, così decisiva per il bene della Chiesa e dimentica la logica del seme che muore per portare frutto. Dimentica la logica del Triduo Pasquale. Anzi volentieri se ne allontana come "l'oriente dall'occidente"..

Tutte le volte, con la condizione previa, non di fare verità, ma di sentirci giustificati agli occhi dell'immagine di Dio che ci siamo costruiti. Di rassicurarci nelle nostre categorie.

La superbia a volte è sottile e a livello ecclesiale si sviluppa su cose non dette ma che fanno da motivo sotterraneo del nostro giudizio.
Insomma, spesso i prodromi di una eresia sono frutto di una mormorazione costante e solipsistica, di un relativismo coltivato da anni e che spacca le comunità.
Le allontana da Pietro e dagli Apostoli creando delle monadi impazzite. Monadi impazzite che nell'ego-narciso-centrismo contemporaneo richiamano e creano "curve" da stadio, fazioni e "blocchi", su questa terribile malattia dell'io.

San Paolo, memore della sua esperienza pastorale alle comunità di Corinto, scrisse, per questo motivo, il paragone del corpo (1Cor. 12). Proprio per questo motivo la superbia è il veleno della divisione. È probabile che con un pochino di superbia in meno non ci sarebbero state (e non ci sarebbero) tante eresie e correnti ad intra ed il cammino ecumenico viaggerebbe spedito per il suo culmine in Pietro.

Quali rimedi dona la Chiesa? Innanzitutto la radicalità di una vita di preghiera sulla Parola di Dio e sulla autenticità del cuore.

È lo Spirito Santo che "convince" al peccato e che fa verità nel tuo cuore, è lo Spirito Santo che ti dona di stare in ginocchio, dentro di te prima che fisicamente.

Nel contempo una robusta vita sacramentale, vissuta con coscienza e serietà gioiosa.

Nello stesso tempo una robusta vita ecclesiale fatta di confronto per essere veri e autentici.

Tra i mezzi che abbattono il veleno della superbia c'è il consiglio Evangelico dell'Obbedienza che non è solo per i religiosi o i sacerdoti ma per tutti i battezzati, in diverso ordine e grado.
Un altro mezzo che la Chiesa, nella sua sapienza propone, sottolineiamo la direzione spirituale.
Qui un breve accenno.

Se non sei capace di ascoltare e sottometterti  - indipendentemente da quello che la tua ragione può cogliere in quel momento - significa che in te c'è prepotente il veleno della superbia.
Si sottomette e si umilia solo chi ha carattere e personalità; chi riposa totalmente fiducioso nelle mani del Padre.



La falsa umiltà

C'è però anche una falsa umiltà, che è una superbia mascherata.

L'avversione ai complimenti ne è una dimostrazione. I complimenti quando ci sono, come gli apprezzamenti, sono una cosa buona, lo sbagliato è appropriarsene e non riconoscere la carezza che Dio ci fa attraverso il fratello e la comunità.

Ecco perché l'avversione ai complimenti sono una specie di truffa, sotto la scorza dell'umiltà mascheriamo ciò di cui abbiamo vitalmente e narcisisticamente bisogno, cioè l'apprezzamento.

Segno non solo di disistima ma del sentirsi a posto davanti alla proiezione di "dio" che ci siamo creati, una sorta di ladrocinio velato del consenso che si esprime con gesti facciali chiari e posture lampanti nel metalinguaggio.

Su quanto una falsa spiritualità si sia fondata su questi atteggiamenti di sottile superbia potremmo a lungo continuare.

Altra falsa umiltà è generata da alcune maschere che ci creiamo ad hoc per "apparire" migliori.

Tra queste le più evidenti sono le maschere devozionali e quella del "primo della classe".

Dure con se stesse e con gli altri, le maschere devozionali, dietro un'apparenza di devozione nascondono una forte carnalità ed una vocazione perfezionista.
Ah, il perfezionismo!
Non solo sono vittime del loro stesso psichismo di mancata auto-stima (e di problemi nella sfera affettiva e quindi di castità) ma sono inquinate di quella superbia che le fa sentire fariseicamente giustificate (Lc 18, 9-14) ma che in realtà non si sono mai giocate sinceramente nel perdono e nella carità sia verso sé stesse che, inevitabilmente, verso gli altri.

Costoro evitano il peccato non perchè sarebbe un dispiacere a Cristo e un disordine effettivo ma piuttosto per sentirsi perfetti, "sopra i peccatori"; talvolta sono talmente immersi in questa menzogna superba che vivono così per una vita, senza accorgersene, duri dispensando durezza, apparentemente sani, sono inquinati di superbia fin nelle midolla.
Struttura deviata che fece pronunciare a Pascal quell'iperbole delle monache di Port Royal: "caste come angeli, superbe come demoni".

Altra maschera frequente nelle nostre comunità è quella del "primo della classe". Sono i prezzemolini della pastorale. Coloro che si ritengono indispensabili, bisognosi di dire "ci penso io", sono spesso borghesi e provinciali e fanno le cose per desiderio di apparire, di crearsi un nome nella comunità, un riconoscimento sociale, una poltrona. E guai a chi gliela toglie. La poltrona prende il posto di Dio e il "buon nome" prende ogni reale priorità. Anche nelle comunità e nelle parrocchie c'è il veleno della "curialità".
Questa clericalizzazione costante di avanzare e cercare "spazi".

Un'altra maschera ad hoc, così diffusa è quella del fare opere di carità, orante, monetaria o di volontariato, per sentirsi (e far vedere) che siamo a posto, giustificati, migliori.

Quante opere buone di ogni tipo, sono inquinate dalla superbia del cuore. Occorre vigilare sempre; gioire del bene e ridimensionarsi con un po' di sano umorismo. Perchè tutto il bene viene sempre da Dio e noi quando collaboriamo alla Sua grazia siamo chiamati a gioirne e non ad appropriarcene; la superbia è infatti, una stoltezza secondo ragione, una non-verità, un assurdo ontologico.
Dietro ogni maschera, dunque, si cela la vera celebrazione: quella del sé.

Non a caso satana ne è stato il progenitore.



La superbia sociale

Tutte le volte che la società decide e stabilisce chi è uomo e chi non lo è, compie un atto di superbia distruttivo e selettivo.
Da questo a-priori "statalista" e sociale viene ogni mentalità eugenetica, che passa dapprima velatamente con leggi scritte per selezionare l'uomo o ucciderlo quando esso è d'ostacolo al progresso, con l'apparenza di essere liberali o del volere il "bene comune", dello stato. Fino ad arrivare alla beffa di fare "il miglior interesse dell'individuo". In nome del "miglior interesse" negano il bene che gni persona è, davanti a sé e davanti alla comunità..
Successivamente si scardinano le fondamenta societarie quali la famiglia; luogo in cui la persona nasce e cresce, si forma.

Bisogna anche rilevare che, di fatto, il male, la superbia del controllo morale, del controllo massmediale e la manipolazione dell'informazione dei cittadini finisce sempre per divorare sé stesso.
Ma il degrado della superbia sociale non finisce qui e continua poi con il degrado della tortura (fisica e psichica), la discriminazione, il relativismo morale, la pena di morte, l'aborto, l'eutanasia, la pedofilia, la manipolazione genetica della vita e la piaga della guerra.
Non è lontano quel 1982 quando Giovanni Paolo II, nel XV messaggio per la pace disse della guerra: "il mezzo più barbaro e più inefficace per risolvere i conflitti".



La risposta di Cristo alla superbia

La risposta di Cristo alla superbia è espressa nel fantastico inno alla comunità di Filippi che scrisse l'apostolo Paolo:

"Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,

il quale, pur essendo di natura divina,

non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;

ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini;

apparso in forma umana,umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.

Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;

perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;

e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. " (Fil. 2, 5-11)

La nudità e la spogliazione di Cristo sono la via per essere veri davanti a Dio e davanti a se stessi, non tanto per essere migliori quanto per essere in comunione con Lui e con i fratelli ed essere nella Carità e nella Verità. Questo è fare un continuo cammino di conversione, essere in permanente obbedienza a Dio e alla Chiesa; sempre discepoli. 
Infatti diciamo, ancora una volta, solo quando sei nudo sei libero.

Diceva infatti Francesco di Assisi: "poiché quanto l'uomo vale davanti a Dio, tanto vale e non di più" (FF169)

PiEffe


  • Udienza ai partecipanti al Convegno “Refugees and Migrants in our Common Home”
    Udienza ai partecipanti al Convegno “Refugees and Migrants in our Common Home”
    Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in udienza i partecipanti al Convegno Internazionale “Refugees and Migrants in our Common Home”. Pubblichiamo...
  • Udienza ai rappresentanti della Confederación Médica Latino-iberoamericana y del Caribe (CONFEMEL)
    Udienza ai rappresentanti della Confederación Médica Latino-iberoamericana y del Caribe (CONFEMEL)
    Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in Udienza i rappresentanti della “Confederación Médica Latino-iberoamericana y del Caribe”...
  • Udienza con le partecipanti al XII Capitolo Generale delle Figlie di San Paolo
    Udienza con le partecipanti al XII Capitolo Generale delle Figlie di San Paolo
    Questa mattina nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in udienza, le partecipanti al XII Capitolo Generale delle Figlie di San Paolo. Pubblichiamo di seguito il...
  • Incontro con i partecipanti al Convegno “Raising Hope” nel decennale dell’Enciclica Laudato si’
  • Udienza generale 1 ottobre 2025
  • Videomessaggio del Santo Padre con l’intenzione di preghiera per il mese di ottobre 2025 diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa
  • Udienza ai membri del “Working Group on Intercultural and Interreligious Dialogue”
  • Angelus 28 settembre 2025
    Angelus 28 settembre 2025
    Al termine della Santa Messa in occasione del Giubileo dei Catechisti, sul Sagrato della Basilica di San Pietro, il Santo Padre Leone XIV, prima di recitare la preghiera dell’Angelus, ha pronunciato...
  • Angelus 21 settembre 2025
    Angelus 21 settembre 2025
    Alle ore 12 di oggi, XXV Domenica del Tempo Ordinario, il Santo Padre Leone XIV si è affacciato alla finestra dello studio, nel Palazzo Apostolico Vaticano, per recitare l’Angelus con i fedeli ed i...
  • Angelus 14 settembre 2025
    Angelus 14 settembre 2025
    Alle ore 12 di oggi, festa dell’Esaltazione della Croce, il Santo Padre Leone XIV si è affacciato alla finestra dello studio, nel Palazzo Apostolico Vaticano, per recitare l’Angelus con i fedeli ed...
  • Angelus 31 agosto 2025
  • Angelus 24 agosto 2025
  • Angelus 17 agosto 2025
  • Angelus 15 agosto 2025
  • Telegramma del Santo Padre a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, per la Messa di ringraziamento per la canonizzazione delle Carmelitane di Compiègne a Notre-Dame de Paris
    Telegramma del Santo Padre a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, per la Messa di ringraziamento per la canonizzazione delle Carmelitane di Compiègne a Notre-Dame de Paris
    Pubblichiamo di seguito il telegramma che il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato – a nome del Santo Padre Leone XIV - a S.E. Mons. Laurent Ulrich, Arcivescovo di Parigi, in...
  • Rescriptum Ex Audientia Sanctissimi circa l’accoglienza delle persone diversamente abili nella comunità di lavoro della Santa Sede
    Rescriptum Ex Audientia Sanctissimi circa l’accoglienza delle persone diversamente abili nella comunità di lavoro della Santa Sede
    RESCRIPTUM EX AUDIENTIA SANCTISSIMIcirca l’accoglienza delle persone diversamente abili nella comunità di lavoro della Santa Sede Il Sommo Pontefice Leone XIV, nell’Udienza concessa al sottoscritto...
  • Messaggio del Santo Padre Leone XIV, a firma del Card. Segretario di Stato, Pietro Parolin, ai Partecipanti al XII Congresso Latinoamericano di Scienza e Religione
    Messaggio del Santo Padre Leone XIV, a firma del Card. Segretario di Stato, Pietro Parolin, ai Partecipanti al XII Congresso Latinoamericano di Scienza e Religione
    Pubblichiamo di seguito il testo del Messaggio che il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato - a nome del Santo Padre Leone XIV – al Rettore Magnifico del Pontificio Ateneo Regina...
  • Telegramma del Santo Padre, a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, per le vittime dell’incidente a Lisbona (Portogallo)
  • Telegramma del Santo Padre, a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, per le vittime della frana nel Darfur (Sudan)
  • Telegramma del Santo Padre - a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin – per le vittime del terremoto in Afghanistan
  • Telegramma del Santo Padre a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, per le vittime della sparatoria all’Annunciation Church, Minneapolis (U.S.A.)
  • Articles View Hits 97061979

We have 7541 guests and no members online