P. Pietro Messa, ofmSignificativamente sarà pubblicata il 4 ottobre 2023 nella festa di san Francesco l'esortazione apostolica intitolata Laudate Deum definita dallo stesso Pontefice "una seconda Laudato sì".
Riguardo ai contenuti padre Giuseppe Buffon professore alla licenza in ecologia integrale della Pontificia Università Antonianum ne ha indicati alcuni alla trasmissione che TV2000 ha dedicato al tempo del creato (cfr. https://www.youtube.com/watch?v=CDuk4d3Xc5k).
Certamente una questione di fondo è - come per la precedente enciclica Laudato sì - in quale prospettiva debba essere letto e compreso tale documento. Infatti il testo del 2015 si presenta - per dirla in modo altisonante - quale "weltanschauung", ossia una concezione della vita e del mondo compresa la posizione dell'uomo in esso; molte iniziative da esso ispirate sono andate in tale direzione. Tuttavia il tema presentato è parte della dottrina sociale della Chiesa e quindi una delle branchie della morale cattolica dal valore relativo, ossia in relazione alla verità totale.
Tali due possibili prospettive di ricezione sottendono una tensione che come evidenziò Romano Guardini fa parte del concreto vivente; infatti se il fondamento non si declina nella concretezza e operatività quotidiana rimane una pura utopia. D'altra parte se le singole scelte si staccano dai principi generali ne risulta un mondo in frantumi.
Quando invece universale e particolare sono contemporaneamente presenti vi è quello che Hans Urs von Balthasar definiva come "il tutto nel frammento".
E in questo esemplare è Francesco d'Assisi per il quale vivere secondo la forma del Vangelo implica prendersi cura delle singole creature e d'altra parte l'attenzione alla singolarità di ciascuna creatura non lo distoglie dal riconoscere Colui che è "altissimo, onnipotente e bon Signore" (cfr. Francesco il misericordioso. La sfida della fraternità, Edizioni Terra Santa, Milano 2018).