di PIERANGELO SEQUERI
Una teologia “rapida”? Intanto, bisogna averla, una teologia attrezzata per attraversare il cambiamento culturale: ce l’abbiamo, secondo voi? La mia prima – rapida – reazione alla provocazione di Antonio Spadaro è questa. Per il momento, noi abbiamo una teologia attrezzata per attraversare la continuità ecclesiale, più che il cambiamento culturale. Plasmata dalle esigenze della formazione al ministero ordinato (di ieri), mantiene sostanzialmente questo assetto anche quando si assegna un compito di più esplicito dialogo culturale.
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