“Era davvero un custode, come San Giuseppe di cui portava il nome e che per spregio proprio nel giorno della sua memoria è stato ucciso. Un uomo di Dio, un testimone semplice e coraggioso, appassionato del suo Signore e per questo senza compromessi con chi offende l’umanità e Dio. La sua testimonianza, chiara e senza nessuna ambiguità, è luce nelle tenebre di una violenza che è solo vigliacca, che arma le mani e i cuori e che cresce sempre nell’indifferenza”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, esprime la sua “vicinanza alla celebrazione in ricordo di don Peppino Diana”, in una lettera inviata a mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, in occasione del 30° anniversario della morte di don Giuseppe Diana, ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994. Leggi su Agensir.it