Ma ce sei o ce Mafai? La vera demonizzazione

sottocasco-da-parrucchiera.jpgCi chiediamo se Repubblica e i suoi editorialisti ci sono o ci fanno? Ardua domanda.
L'articolo della Mafai (qui) rivela non solo una pregiudiziale e profonda ignoranza davanti al caso Galileo.
Muovendosi sui luoghi comuni inventati e diffusi di sana pianta dalla Rivoluzione francese e da quell'ideologismo sinistroide che tanto piace a Repubblica. 
Ma anche volendo accreditare alla Chiesa una visione distorta sulla scienza, dicendo che la Chiesa esorta a dire "dietro ogni scienziato si intravede il Maligno "... fa un torto alla scienza stessa e a tutti quegli scienziati, onesti, che riconoscono "popperianamente" i loro limiti empirici e naturalmente i loro limiti etici. La sperimentazione senza un'etica salda è killeraggio, altro che Nobel.

Come abbiamo ripetuto sempre, in lungo e in largo, non c'è scelta umana, piccola o grande che non abbia alla base un sistema etico.
Beh, la Chiesa semplicemente dice che il sistema etico del sig. Edward non solo non le piace, ma non le piace perché asseconda una cultura pro-choice ed individualistica con "strumenti" scientifici. Poiché non basta una buona intenzionalità ma occorre un supporto etico robusto per qualificare come buona una scelta.
La Chiesa ribadisce che questo modo di procedere cosifica l'uomo e lo riduce ad una scelta individualistica e non personalistica.
Guai se la Chiesa di Gesù non dicesse questo. Sarebbe infedele.
Questo lo si capisce facilmente, basta avere la mente e il cuore sgombri da pregiudizi ideologici.

Ma la cosa più meschina di Repubblica e di certi editorialisti è che continuano dualisticamente a contrapporre scienza e fede quando questo problema per la Chiesa non solo non esiste ma non è mai esistito, neanche per il caso Galileo. Basta studiarlo. Tutta la visione positiva della scienza e della ricerca e della sperimentazione viene proprio dalla Chiesa.

Però, la realtà, è che fa comodo a Repubblica e ad alcuni personaggi indicare la Chiesa come arretrata, insensibile, dura e ottusa.. a furia di parlar male qualcuno pure si convincerà.
Beh, certamente si convinceranno quelli che hanno la mente debole o sono già predisposti ad anticlericalismo per motivi personali e, purtroppo, spesso infantili.

In definitiva chi sta facendo una vera opera di demonizzazione dell'avversario? Repubblica e tutti i direttori e gli editorialisti che procedono con il sistema di parlar male a prescindere e viceversa assolvendo la "parte di Chiesa" che invece non gli sbatte in faccia la "loro etica" e deontologica contraddizione.
Parla male, parla male.. prima o poi qualcuno ti viene dietro.
Se questo è giornalismo?....

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