Le parole e la comunicazione sono importanti. Facciamo attenzione!

relativismoLeggiamo da Avvenire qui le seguenti parole:

"Parole fatte passare da una nota degli stessi Radicali e da altre agenzie di stampa per un’adesione della Cei alla Marcia organizzata a Roma proprio il 6 novembre. Maffeis ha infatti voluto manifestare condivisione degli intenti dichiarati dall’iniziativa senza però esprimere l’impegno della Conferenza episcopale ad aderirvi, come si è fatto credere." (Avvenire)
Ora, che un prelato possa essere aggirato, per inesperienza, anche se non dovrebbe, dai mezzi di comunicazione, ci può stare.
Quante volte da monsignori, vescovi, cardinali, vengono lasciate interviste manipolate nella sostanza e nell'esposizione.
La stampa ed i giornalisti, spesso vaticanisti, fanno non solo una buona informazione.. ma talvolta un ampio disservizio sia all'informazione che al Regno. Alimentando quel gusto inutile alla faida manichea (Terni-Perugia, Roma-Lazio, Conservatori-Progressisti, Papisti-Antipapisti, Bergoglisti-Antibergoglisti, ecc..).
E questo non solo i giornalisti lontani per sensibilità dal Santo Padre ma proprio i più piacioni e vicini che, francamente, hanno veramente nauseato. Gli uni e gli altri.
Ma che l'ufficio Comunicazione della CEI cada in certi tranelli mediatici è grave, sotto ogni profilo.
O non ha esperienza, e quindi chi vi è preposto è fuori posto o per lo meno ha fatto un grave errore di comunicazione, oppure ha usato la "chatteria" mediatica e dei radicali e dei mass-media (che pure sono sempre stati così e dunque non è una novità) per veicolare messaggi di un colore per poi sconfessarli. In entrambi i casi è grave.

Poiché il divario tra l'approccio alla pur giusta questione delle carceri rispetto a quella dell'aconfessionale family day è stata ed è sbilanciata, in termini di comunicazione e di adesione affettiva ed effettiva, chiediamo all'Ufficio Comunicazione CEI di essere più vigilante e temperante.
Sempre slancio per le cose belle, da dovunque provengono, come il Santo Padre ricorda, ma attenzione alla comunicazione per non fare due pesi e due misure ed alimentare inutili chiacchiere e soprattutto sofferenze nei fedeli.
Si legga ad esempio l'accorato intervento di Costanza Miriano
https://costanzamiriano.com/2016/10/20/perche-la-cei-alla-marcia-dei-radicali/

Cordialmente inviato a Don Ivan Maffeis

La redazione de www.ilcattolico.it