Barbara Spinelli in un editoriale online sulla stampa di oggi domenica 8 Febbraio dal titolo "Il potere apparente della Chiesa" fa un lungo, articolato, problematico (su questo non avevamo dubbi, visto i trascorsi della signora) excursus sulla vicenda Englaro e sulla vicenda dei Lefevbriani. Pur di parlare male della Chiesa e della sua "invadenza" in campo laico - che è la tesi di fondo - si inerpica per parallelismi deliranti al cui confronto Dan Brown sembra uno scolaretto.
Da "buona" femminista incentra la questione sul potere e sulla prepotenza.
In definitiva la Chiesa è invadente perché prepotente e prepotente perché è invadente.
Si legge in sintesi: "La questione Englaro non divide religiosi e non religiosi, fautori della vita e della morte. Divide chi rispetta la legge e chi no; chi auspica rapporti di rispetto fra due Stati e chi ritiene che lo Stato vaticano possa legiferare al posto dell’italiano. Sono ministri del Vaticano che hanno attaccato Napolitano: dal cardinale Martino presidente del consiglio Pontificio Giustizia e Pace al cardinale Barragan, responsabile per la Sanità nello Stato della Chiesa. "
Beh, qualcuno spieghi alla Signora Spinelli, a digiuno di studi di morale basilare, che una legge ingiusta non merita nessuno rispetto e che il peso della "giustizia" di una legge non la fa la democrazia ma un apparato oggettivo di valori che la democrazia riconosce e premia se illuminata e sincera.  Questi valori ci sono non li ha inventati la Chiesa. Si fondano sulla morale naturale.
Certo che se la morale naturale viene negata, per ideologie personali, apparati ideologici femministi, e per interessi di potere, beh certamente ciò che rende vera e buona una legge è la legge della prepotenza.
La prepotenza non necessita necessariamente di totalitarismo.
Anche una democraticissima - e di norma equilibrata - carica dello stato come il Presidente Napolitano, o anche un normalissimo giornale come La Stampa, se non animati da buon senso e sorretti da valori basati sulla morale naturale, possono essere prepotenti.
E di fatto molti organi di stampa, in questi giorni e nei giorni passati, sulle questioni etiche sono stati non solo menzogneri ma anche prepotenti e oscurantisti. Non facendo più informazione e quindi formazione di coscienza critica ma disinformazione e demagogia ideologica.

"La nostra non e' piu' una civilta'. Gandhi affermava che una legge ingiusta rende ingiusto uno stato: di leggi ingiuste in italia (da quelle che toccano il dono e il mistero della vita a quelle che depauperano il naturale formarsi di una famiglia) ce ne sono gia' quanto basta ed oltre, ma ora c'è chi le supera. Se qualcuno ancora crede nel fondamentale diritto alla vita deve ribellarsi: la maggioranza silenziosa è connivente, corresponsabile!!! E' mai possibile che si difendano solo i criminali dalla pena di morte e si continui a condannare a morte gli innocenti? Gli unici esseri che la nostra società difende sempre più sono gli animali"  (Tratto da Comitato Verità e Vita vd appello)

Curioso notare che la Signora Barbara Spinelli, radicali come Emma Bonino e Marco Pannella - e altri pseudo-liberali in codazzo di santità laica - in realtà, possono condurre battaglie e/o scrivere solo perché qualcuno, duemila anni fa, non seguendo i loro consigli di osservare la legge tout court (e opportunisticamente), hanno fatto discernimento alla luce del Vangelo e hanno visto che le leggi ingiuste non andavano applicate e osservate.
Questi cittadini esemplari duemila anni fa hanno pagato con la vita per difendere il diritto di espressione e di libertà, e, nel contempo, di disobbedienza alla leggi dello stato che violavano il rispetto della vita.
Questi cittadini erano i cristiani. Erano così perché avevano fatto esperienza trasformante di un incontro; l'incontro per eccellenza.
Quello con Gesù Cristo.
Proprio grazie alla loro disobbedienza, oggi, Pannella e compagni possono parlare e dire, comunque, se lo desiderano, stupidaggini.
Grazie a loro e al loro sacrificio la Sig. ra Barbara Spinelli oggi può scrivere contorti articoli pur di sputare veleno contro la Chiesa.
Quella Chiesa che ha generato culturalmente la libertà e il valore della persona.
Non chiediamo intelligenza e obiettività, sarebbe troppo, ma almeno un po di gratitudine.