Rassegna stampa formazione e catechesi
E LA GRAZIA DI STATO DI SAN GIUSEPPE?
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- Creato: 23 Dicembre 2020
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(REDEMPTORIS CUSTOS, 8, S. GIOVANNI PAOLO II)
La Grazia di Stato è dono da coltivare e da custodire.
Esercitando la precisa chiamata che il Signore ci ha donato.
Tale Grazia cresce e si rafforza costituendo, sempre più, un "habitus" che, in certo qual modo, conferma e solidifica l'esistenza nella Grazia stessa.
Tale Grazia cresce e si rafforza costituendo, sempre più, un "habitus" che, in certo qual modo, conferma e solidifica l'esistenza nella Grazia stessa.
L'essere, pertanto, si compie e, nel contempo, ci si comprende personalmente sempre più autenticamente in questa azione teandrica mirabile che Dio dona e compie.
Ineludibile, in questo peregrinare nella "grazia di stato", è l'invocazione e il sostegno luminoso dell'angelo custode.
Proprio l'angelo custode di Giuseppe poté parlargli efficacemente in quanto egli stesso ne era intimo colloquiatore.
Dalla "custodia" dell'angelo, Giuseppe acquisisce, in maniera efficace, la chiamata alla custodia.
Chiamata che, nell'angelo, Giuseppe ha certamente coltivato per essere a pieno titolo "Custode del Redentore" e patrono della Chiesa universale.
Ci vuole poca energia per mettersi in mostra mentre ci vuole una grande forza per mettersi da parte e "cancellarsi" per amore dell'Amore.
Questo è difficile non solo per le nostre personali ferite ma anche per la predisposizione alla potenzialità/bisogno di Identità che è ferita.
Ma come, per essere.. devo farmi da parte?
Per dire "io", devo non pormi come identità?
Sì, tu ritrovi e conosci chi sei se "servi", perché essendo ad Immagine e Somiglianza di Dio, la tua Immagine si compie se opera a Somiglanza del Tuo Creatore.
Capirai chi sei nell'umiltà della sempre Ancella, nel silenzio di Giuseppe, ti comprenderai nella Cena Pasquale come forma onnipotente di Diakonia.
Questa umiltà radicale e preveniente è conditio ineludibile per predisporre all'Incarnazione.
Incarnazione che è il vertice dell'umiltà e della Kenosi di Dio.
Perché Dio è Sapienza, inescrutabile ed inspiegabile al nemico dell'uomo e ad ogni superbo: qui è infatti l'illimitata potenza insita nel nascondimento di sé secondo Sapienza ed Amore.
Nulla può la forza se non nel dono di sé e nella resa stupita e grata al Creatore.
Ci vuole poca energia per mettersi in mostra mentre ci vuole una grande forza per mettersi da parte e "cancellarsi" per amore dell'Amore.
Questo è difficile non solo per le nostre personali ferite ma anche per la predisposizione alla potenzialità/bisogno di Identità che è ferita.
Ma come, per essere.. devo farmi da parte?
Per dire "io", devo non pormi come identità?
Sì, tu ritrovi e conosci chi sei se "servi", perché essendo ad Immagine e Somiglianza di Dio, la tua Immagine si compie se opera a Somiglanza del Tuo Creatore.
Capirai chi sei nell'umiltà della sempre Ancella, nel silenzio di Giuseppe, ti comprenderai nella Cena Pasquale come forma onnipotente di Diakonia.
Questa umiltà radicale e preveniente è conditio ineludibile per predisporre all'Incarnazione.
Incarnazione che è il vertice dell'umiltà e della Kenosi di Dio.
Perché Dio è Sapienza, inescrutabile ed inspiegabile al nemico dell'uomo e ad ogni superbo: qui è infatti l'illimitata potenza insita nel nascondimento di sé secondo Sapienza ed Amore.
Nulla può la forza se non nel dono di sé e nella resa stupita e grata al Creatore.
Per tale motivo l'angelo custode è garante della grazia di stato che ciascuno di noi riceve
ed è garante della predisposizione quotidiana al deporre sé stessi ai piedi di Cristo, il piccolo, nella piccolezza.
Ed è qui, nella libertà dei piccoli, i quali nemmeno si curano dei risultati raggiunti, perché ciò che conta per loro è essere nell'abbraccio del Padre, che Dio compie tutto ciò che è Bene.
ed è garante della predisposizione quotidiana al deporre sé stessi ai piedi di Cristo, il piccolo, nella piccolezza.
Ed è qui, nella libertà dei piccoli, i quali nemmeno si curano dei risultati raggiunti, perché ciò che conta per loro è essere nell'abbraccio del Padre, che Dio compie tutto ciò che è Bene.
Invochiamolo sovente, l'angelo custode, come un amico carissimo,
per compiere ciò che già abbiamo ricevuto
senza depauperare un solo iota della Grazia.
PiEffe
-> VD anche
Patris Corde
REDEMPTORIS CUSTOS
per compiere ciò che già abbiamo ricevuto
senza depauperare un solo iota della Grazia.
PiEffe
-> VD anche
Patris Corde
REDEMPTORIS CUSTOS