Rassegna stampa etica

La Qualità di vita non viene decisa né dallo Stato, né da un'ospedale, né dai genitori. I genitori vanno sostenuti, per il principio del Bene Comune.

Charlie circondato di attenzione oranteIn uno stato di diritto in cui si sostiene la “Responsabilità genitoriale”, come principio fecondo del Bene Comune, non si avoca a sé questo “legame” ma al più si attua una dimensione “suppletiva”, davanti allo sgomento delle parole dei genitori di ieri alle 16:45 ora italiana che pronunciano testualmente:

“.. dopo i risultati della recente risonanza magnetica muscolare, è stato ritenuto che i muscoli di Charlie si sono deteriorati ad un livello ampiamente irreversibile e, se anche il trattamento funzionasse, la sua qualità di vita non sarebbe ora quella che vorremmo per il nostro prezioso piccolo ragazzo”

E che quindi, per motivi non chiari, ma probabile sfiancamento, i genitori ritornano sul tema della “qualità di vita”. Quello che è stato ed è la trama di tutta la vicenda di Charlie.

Ecco proprio qui lo Stato si deve far sentire non per “sostituirsi” ai genitori, ed avocare a sé un legame che non ha e non può avere, ma per dire nei fatti, nel diritto e nelle scelte:
“Cari genitori, non vi preoccupate, Charlie ha una sua dignità ineludibile, e noi vi aiuteremo a portare questo impegno di donazione. Perché Charlie è un bene insostituibile. Il vostro legame è un bene insostituibile. Una vita non perde di dignità con un degrado muscolare. Voi siete per noi preziosi, perché ci ricordate come essere uomini”.
In uno stato di diritto. E civile.

Invece di sentire la auto-legittimazione di un giudice che dice: “.. i genitori devono guardare in faccia la realtà, è nel migliore interesse di Charlie morire”. Capolavoro della disumanità.
La qualità della vita viene ora decisa per legge, per sfiancamento dei genitori e con la morte del Diritto.
Quel Diritto che dovrebbe difendere la vita e i legami fondamentali come Bene Comune.
Altro che oscurantismo.

Continuiamo a pregare e ad agire. Per Charlie ed altre situazioni simili. Senza stancarci.


Paul Freeman

P.S.
Nessuno si azzardi a ricercare capacità eroiche dei genitori di Charlie, sfiancati da una battaglia disumana contro una visione luciferina. Guai a farlo dietro una tastiera. Traiamo i criteri e circondiamo Charlie ed anche i suoi genitori di tutto l'affetto di cui necessitano. E non smettiamo di pregare per tutti coloro che "non sanno quello che fanno".

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