Rassegna stampa etica

EUTANASIA, I NUMERI TABÙ DI CUI NON SI PARLA

Con l’arrivo del rapporto annuale canadese si completa il mosaico dei numeri delle tre nazioni che da anni consentono l’eutanasia: Belgio, Olanda e, appunto, Canada. Il 2023 è stato l’ennesimo anno di colossale crescita degli interventi eutanasici in tutti e tre i Paesi, in quello nordamericano si è passato dai 1.018 del 2016 ai 15.343 odierni.
La legge fa costume e se permetti allo Stato di sopprimere le persone con un’iniezione, ogni anno lo Stato ne sopprimerà di più. In Olanda si è arrivati a 9.068, in Belgio a 3.423. Dunque in tre nazioni, la cui popolazione sommata non fa quella dell’Italia, sono stati soppressi in un solo anno con intervento medico statale 27.834 esseri umani. Se sommassimo a questi i suicidi assistiti che avvengono in Svizzera, in strutture private non monitorate dallo Stato e dunque con dati solo stimati ma non ufficiali, siamo attorno ai 35mila morti in un anno.
La Aktion T4 che introdusse l’eutanasia nel Reich nazista, con popolazione pari a quella delle nazioni citate, registrò minuziosamente la soppressione di 35.224 “incurabili” nel 1940 e 35.049 nel 1941. Nel 2024 saranno certamente superati quei numeri (il tasso di crescita annua delle soppressioni in Canada oscilla tra il 16% e il 31%), ci racconteremo che è “una libera scelta” e l’Occidente farà tra disabili e sofferenti più morti dei nazisti. Che almeno avevano messo per iscritto le ragioni della loro operazione: “La maggior parte di coloro con malattie e deficienze genetiche sono completamente incapaci di sopravvivere da soli. Non possono badare a se stessi ma devono essere presi in cura dalle istituzioni. Ciò costa allo stato enormi somme ogni anno. Il costo di cura per una persona geneticamente malata è otto volte superiore rispetto a quello di una persona normale. Il controllo sulla morte dell'individuo deve spettare in definitiva all'organismo sociale, allo Stato”.
Le ragioni, ideologiche e di politica sanitaria, degli attuatori dell’eutanasia secondo la Aktion T4 nazista sono le stesse di chi sostiene le leggi sul “diritto alla morte” in Occidente. Sapete infatti come si intitola il testo di Adolf Jost che ispirò la politica del Reich? Das Recht auf den Tod. La traduzione è facile: il diritto alla morte. Se i numeri sono gli stessi (anche se tabù, visto che li trovate solo qui) e persino le parole sono le stesse, chi può ancora venirci a raccontare che siano operazioni diverse?