Rassegna stampa etica
ELEZIONI AMERICANE. IL PAPA CI AIUTA A SCEGLIERE IN COSCIENZA
- Dettagli
- Creato: 14 Settembre 2024
- Hits: 195
di Mario Adinolfi
Papa Francesco rientrando dal suo viaggio in Asia non sfugge alla domanda sull’America, su “quella signora e quel signore” anche se, proprio come ciascuno di noi, potrebbe farlo e infatti dice: “Io non sono statunitense, non andrò a votare lì”. Poi però invita ciascuno di noi a riflettere in coscienza sui due temi decisivi: immigrazione e aborto. Eseguo.
Sull’immigrazione riprendo le sue stesse parole tratte dal messaggio scritto per l’ultima giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato: “È necessario uno sforzo congiunto dei singoli Paesi e della Comunità internazionale per assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, ossia la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra”. Senza questo sforzo, unito alla giusta accoglienza per rifugiati e migranti gestiti con flussi regolamentati, il fenomeno dell’immigrazione clandestina devasterà il mondo. In Italia abbiamo 500mila immigrati clandestini che ingrossano le fila del lavoro nero e spesso della criminalità, negli Stati Uniti sono 11 milioni.
Il confine tra Usa e Messico è lungo 3.141 km (il triplo della lunghezza dell’intera penisola italiana) e premono oltre 200 milioni tra messicani, centroamericani, haitiani e cubani, oltre a 450 milioni di sudamericani, tutti con condizioni di vita peggiori degli standard statunitensi. Un po’ come da noi, un miliardo e mezzo di africani e mediorientali vivono in povertà se rapportati agli standard di vita italiani ed europei, da molti di loro agognati. Possiamo abbattere i confini e dire: venite da noi? No, sarebbe catastrofico per tutti. Bisogna, esattamente come ha detto il Papa, “assicurare il diritto a non dover emigrare”. E allo stesso tempo accogliere flussi regolamentati e sostenibili di migranti, contrastando i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione clandestina che è il loro business.
Sul secondo tema, l’aborto, Papa Francesco ha ripetuto parole chiarissime: “La scienza dice che a un mese dal concepimento ci sono tutti gli organi di un essere umano. Abortire è uccidere un essere umano. Ti piace, non ti piace la parola? È uccidere. È un assassinio, un assassinio. Mandare via il bambino dal corpo della mamma è un assassinio. Su queste cose dobbiamo parlare chiaro, niente ma e niente però”.
Francesco invita i cattolici a non sfuggire la questione, anche se potrebbero farlo tutti i non statunitensi. Invita a svolgere un’attenta riflessione “in coscienza” e scegliere “il male minore” tra “quella signora e quel signore”. Evidentemente lui non apprezza Trump per le posizioni sull’immigrazione e non apprezza Harris per le posizioni sull’aborto, ma al di là delle persone ci invita ad affrontare i due temi sono quelli decisivi per la campagna elettorale americana. Se è vero che nessuno dei due candidati è esente da pecche, credo di avervi fornito elementi precisi per aiutare la vostra riflessione “in coscienza”.
Ricordo che le parole del Papa sull’aborto come assassinio nessun politico italiano presente in Parlamento osa ripeterle, impegnandosi conseguentemente a cambiare le leggi che consentono la strage quotidiana degli innocenti nel nostro Paese: 170 bambini nascituri che vengono uccisi ogni giorno, il doppio esatto delle 85 vittime della strage di Bologna che è il peggiore crimine della storia italiana e da noi verrà reiterato anche oggi. Negli Stati Uniti grazie a Trump e solo grazie a lui che ha avuto grande coraggio ribaltando gli equilibri della Corte Suprema, in 20 Stati americani le leggi che consentono quello che Papa Francesco chiama con le parole giuste, cioè “l’assassinio di bambini”, sono state fermate e questo ha consentito nel 2023 a veder nascere 60mila esseri umani in più in quei 20 Stati.
Credo che questo possa rendere più agevole la scelta in coscienza tra “quella signora e quel signore”, auspicando di poter avere anche in Italia un confronto democratico sul tema aborto, facendolo uscire dal territorio dei tabù su cui nessun osa raccogliere la sfida del Papa e chiamarlo, come fa lui, “assassinio”. L’altro tema cruciale è la guerra e anche questo fa pendere la bilancia a favore di “quel signore”. In coscienza, non riesco davvero a capire come si possa preferirgli Kamala Harris e dunque la continuità con l’attuale amministrazione della Casa Bianca. Soprattutto se si è italiani e cattolici.
-> VD anche , sul tema dell'Immigrazione
https://lanuovabq.it/it/kamala-harris-e-limmigrazione-i-messaggi-contraddittori
https://lanuovabq.it/it/kamala-harris-e-limmigrazione-i-messaggi-contraddittori