Rassegna stampa etica
Dalla "Giornata nazionale della santità della vita umana" all'Aborto come Health care
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- Creato: 23 Gennaio 2021
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"Quest'anno, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, la celebre March for Life americana, l'evento pro life più grande del mondo, non attraverserà fisicamente le strade di Washington, ma si terrà virtualmente sul web. Il mondo pro life, però, oggi può gioire del fatto che il presidente Trump abbia istituito la "Giornata nazionale della santità della vita umana", da celebrarsi venerdì 22 gennaio, leggiamo su CBN News."
Proprio in questo giorno, il 22 gennaio, nel 48mo Anniversario della Roe v. Wade, il Presidente in carica Biden, di comune accordo con la vice presidente Harris, ci tiene a rendere noto uno Statement.
Ora noi non siamo appassionati della Presidenza Trump, di cui abbiamo visto la lunga e grave serie di inaffidabilità e di incoerenze nel rispetto stesso della vita umana.
Ma nemmeno ci facciamo "intortare" dal main-stream di un presidente "cattolico" negli States. La cui pre-santificazione anche da tanti media cattolici, nostrani e non, è veramente nauseante.
Tuttavia la distonia tra questi due atti è notevole e deve far riflettere.
Posto il valore che nella Chiesa ha la scomunica come presa di coscienza, come evento medicinale e finalizzato alla salvezza dell'anima, come ricorda la Evangelium Vitæ:
“Nella Chiesa la pena della scomunica è finalizzata a rendere pienamente consapevoli della gravità di un certo peccato e a favorire quindi un’adeguata conversione e penitenza” (Evangelium Vitæ 62), c’è qualcosa di peggio della scomunica latæ sententiæ. E precisamente è il vivere con scelte che rompono la comunione con la patina della medesima.
È la scelta dell’anticristo, ed è un monito quotidiano per ciascuno di noi perché ogni atto, comportamento, scelta legislativa che avalla con la parola salute, magari salute pubblica, un delitto (o una china delittuosa) è il capolavoro della finzione.
Perché tutti i delitti, specie quelli coperti e non menzionati, patinati, sono peccati che spezzano la comunione a diverso livello e grado, dentro e fuori di sé.
E sono peccati perché, ripeto, sono delitti. Istituzionalizzati, come la Roe v. Wade.
E sono peccati perché, ripeto, sono delitti. Istituzionalizzati, come la Roe v. Wade.
E tale finzione è ben peggio della scomunica riconosciuta dall'autorità ecclesiastica, che è comunque un atto di misericordia, perché tale meschina finzione è un cancro, personale, pubblico e sociale.
Ben peggio del peccato c'è infatti l'obnubilamento del medesimo con il consenso sociale ed è chiamare male il bene e bene il male anestetizzando la coscienza ed il bene che essa è e riceve.
Si uccide l'innocente e si uccide la donna e l'uomo perché si anestetizza la coscienza, personale e pubblica, negando il possibile delitto chiamandolo "salute pubblica".
Ed è un monito potente per tutti noi, non è questione di sensibilità politica o di simpatie.
Quando questo guado del rispetto della vita è passato ogni abominio è possibile, anche apparire giusti quando si è ladri di Bene.
PiEffe
Quando questo guado del rispetto della vita è passato ogni abominio è possibile, anche apparire giusti quando si è ladri di Bene.
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