Rassegna stampa etica

C'è un conflitto d'interessi nel caso di #CharlieGard?

family CharlieA cura di Andreas Hofer

Sul profilo facebook di Christine O'Donnell, attivista del Tea Party e commentatrice politica, si trova un interessante profilo di Victoria Butler-Cole, l'avvocato che difende il "best interest" del piccolo Charlie Gard. Proponiamo ai lettori la traduzione del post (con qualche lieve modifica) apparsa sulla bacheca fb di Monica Boccardi su prima traduzione di Laura Tiberi. (*)

C'è un conflitto d'interessi nel caso di #CharlieGard? Il suo rappresentante legale, abituale collaboratrice dell'ospedale, che vuole praticare l'eutanasia a Charlie ed è una dichiarata sostenitrice dell'eutanasia?

[...]

victoria butler coleChi è Victoria Butler-Cole?

I procedimenti giudiziari di questa settimana ci hanno fornito qualche informazione in più sugli attori coinvolti nel caso di Charlie Gard. Uno dei nomi emersi è quello di Victoria Butler-Cole.

Victoria Butler-Cole è il rappresentante legale di Charlie Gard nelle vesti di curatore (guardian ad litem).

Questo significa che è la persona che rappresenta i suoi interessi nel processo.

È un curatore legale rinomato, responsabile della tutela di bambini bisognosi di rappresentanza legale o medica. È una filosofa, esperta di bioetica e avvocato di grido nel suo campo.

La Butler-Cole ha anche altri importanti incarichi, fra cui uno curioso che ha a che fare con il suo ruolo di rappresentante legale di Charlie Gard.

Infatti, è membro del consiglio di amministrazione di una organizzazione che si chiama “Compassion in Dying” ("Morire con Pietà") che facilita la pianificazione da parte di individui che potrebbero voler assicurarsi il controllo sulla loro cura medica nel fine vita. Questa organizzazione aiuta le famiglie a scrivere direttive anticipate di trattamento e testamenti biologici, e si impegna per superare le barriere culturali sulla morte e il morire per le persone che supporta.

https://compassionindying.org.uk/trustees/

Di per sé non ci sarebbe nulla di strano: un autorevole membro del consiglio di amministrazione di una società che si adopera per evitare esattamente la stessa situazione nella quale si trovano i genitori di Charlie Gard, una esperta di bioetica e avvocatessa che esercita la propria professione per proteggere i bambini, sembrerebbe la persona perfetta per garantire la protezione degli interessi di Charlie.

Sennonché….

Sennonché l’organizzazione “Compassion in Dying” è il braccio non politico di un movimento molto più vasto: l’associazione “Death with Dignity” (Morte con Dignità). “Death with Dignity” opera attivamente per cambiare la legislazione nel Regno Unito e permettere il suicidio assistito.

Entrambe le organizzazioni (“Morire con Pietà” e “Morte con Dignità”) sono ospitate nel medesimo palazzo, a Oxford Street 181, Londra W1D 2JT, e condividono buona parte dello staff: Sarah Wooten è la Direttrice Esecutiva di entrambe. Sarah Wooten è stata in precedenza collegata ad organizzazioni che si occupano dei diritti riproduttivi, e ha inviato tweet in favore dei medici di Charlie.

Perché un membro del consiglio di amministrazione di un’organizzazione che in passato si chiamava “Società per l’Eutanasia Volontaria” sta rappresentando Charlie Gard nel processo?

Durante il processo continuiamo a sentire il termine “morte con dignità” e, dopo aver scoperto i legami della Sig.ra Butler-Cole con questo gruppo, non è difficile capire perché.

E... c’è di più.

La Sig.ra Butler Cole lavora come consulente per la Fondazione Medica per la Mediazione (“Medical Mediation Foundation”) la cui fondatrice, Sarah Barclay, dichiara di essere anche vice-presidente del Comitato Medico Etico del Great Ormond Street Hospital (GOSH), l’ospedale che ha in cura Charlie. (Non è citata nell’elenco del personale, tuttavia recentemente per questa posizione è stata effettuata una nuova nomina, è quindi possibile che la Barclay possa essersi dimessa da poco, e questo spiegherebbe la discrepanza). Questo è il Comitato che si occupa della mediazione tra famiglie e medici in situazioni di cura complesse, e offre consulenza a medici ed altri operatori ospedalieri quando insorgono questioni di natura etica riguardo le cure:

http://www.medicalmediation.org.uk/medical-mediation-foundation/

Inoltre, la Butler-Cole e la Barclay sono intervenute insieme in occasione di alcuni eventi:

http://www.39essex.com/content/wp-content/uploads/2015/09/Mediation-Flyer-15th-October-FINAL.pdf

La Barclay è una conosciutissima commentatrice televisiva per la BBC, ed è stata strettamente coinvolta nel servizio sul caso di Dianne Pretty – una donna che ha fatto causa per il diritto al suicidio dovuto ad una malattia degenerativa dei neuroni motori.

Perché Victoria Butler-Cole, che lavora a stretto contatto sia con un’organizzazione che promuove il suicidio medicalmente assistito sia con un’ex vice-presidente del GOSH, anche lei apparentemente simpatizzante del movimento per il suicidio assistito, sta rappresentando Charlie Gard?

Perché i suoi enormi conflitti d’interesse o il suo pregiudizio riguardo le cure nel fine vita non vengono indagati?


 (*) Non impressioni al lettore la presenza di diversi nomi, dietro la questione di Charlie e della sua famiglia, c'è una forte e accorata attenzione affinchè si faccia luce sulla situazione in ordine ai principi ed ai valori che ne sgorgano oltre che, ovviamente, per il bene di Charlie e dei suoi familiari.


vd anche
http://www.nationalreview.com/corner/449534/charlie-gard-lawyers-ideological-conflict-interest

https://mobile.twitter.com/cateici/status/886274767833137154?p=v