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Francesco nella Sinagoga di Roma dopo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI

sinagoga romaCresce l’attesa per la visita di Papa Francesco, domenica prossima, al Tempio Maggiore di Roma. Si tratta della terza visita di un Successore di Pietro alla Sinagoga di Roma, dopo quelle di San Giovanni Paolo II nel 1986 e di Benedetto XVI nel 2010. Su questi storici incontri, ascoltiamo il servizio di Amedeo Lomonaco:

Sono passati quasi 30 anni dalla prima storica visita del Successore di Pietro in un tempio ebraico. E’ il 13 aprile 1986: Giovanni Paolo II, accolto dalle autorità religiose ebraiche, entra nella Sinagoga di Roma.

La visita di Giovanni Paolo II alla Sinagoga di Roma
Papa Wojtyła afferma di raccogliere l’eredità di Giovanni XXIII che nel 1959, passando in macchina davanti al Tempio Maggiore di Roma, fece fermare l’auto per benedire la folla di ebrei. Giovanni Paolo II ricorda anche che il Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Elio Toaff, partecipò alla veglia di preghiera prima della morte di Papa Roncalli, un Pontefice – sottolinea Papa Wojtyła – aperto a tutti e in particolare ai fratelli ebrei:

“Il Rabbino capo, nella notte che ha preceduto la morte di Papa Giovanni, non ha esitato ad andare a Piazza san Pietro, accompagnato da un gruppo di fedeli ebrei, per pregare e vegliare, mescolato tra la folla dei cattolici e di altri cristiani, quasi a rendere testimonianza, in modo silenzioso ma così efficace, alla grandezza d’animo di quel Pontefice, aperto a tutti senza distinzione, e in particolare ai fratelli ebrei”.

L’abbraccio di Giovanni Paolo II con il Rabbino Elio Toaff, entrambi testimoni dell’orrore del nazismo, abbatte un plurisecolare muro di incomprensione. Toccanti le parole con cui il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma si rivolge al Pontefice:

“Santità, come Rabbino capo di questa comunità, la cui storia si conta in millenni, desidero esprimerle la viva soddisfazione per il gesto da lei voluto e da lei oggi compiuto di venire, per la prima volta nella storia della Chiesa, in visita ad una Sinagoga. Gesto destinato a passare alla storia”.

La visita di Benedetto XVI al Tempio Maggiore di Roma
Ed è storica, 24 anni dopo quella giornata, anche la visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma. E’ il 17 gennaio del 2010. Il Pontefice rievoca la tragedia della Shoah, ribadisce l’irrevocabilità del cammino di amicizia tra ebrei e cattolici intrapreso con il Concilio Vaticano II. Possano per sempre essere sanate – sottolinea Papa Benedetto - le piaghe dell’antisemitismo e dell’antigiudaismo. E poi indica, tra i campi di collaborazione, il riconoscimento dell’unico Dio “contro la tentazione di costruirsi altri idoli”:

“Nel nostro mondo molti non conoscono Dio o lo ritengono superfluo, senza rilevanza per la vita; sono stati fabbricati così altri e nuovi dei a cui l’uomo si inchina. Risvegliare nella nostra società l’apertura alla dimensione trascendente, testimoniare l’unico Dio è un servizio prezioso che Ebrei e Cristiani possono e devono offrire assieme”.

Grande attesa per la visita di Papa Francesco
Papa Francesco, domenica prossima, sarà dunque il terzo Successore di Pietro nella storia a visitare la Sinagoga di Roma. Sarà accolto dal Rabbino capo della comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, al quale il Santo Padre all’inizio del Pontificato ha inviato un messaggio esprimendo la speranza “di poter contribuire al progresso che le relazioni tra ebrei e cattolici hanno conosciuto a partire dal Concilio Vaticano II”.

© http://it.radiovaticana.va - 15 gennaio 2016

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