La Chiesa nasce dall'unità dei diversi carismi
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- Creato: 15 Ottobre 2008
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Benedetto XVI, i padri sinodali e numerosissimi invitati hanno assistito - nel pomeriggio di lunedì 13 ottobre, nella basilica di San Paolo fuori le Mura - al concerto dei Wiener Philharmoniker che hanno eseguito la sesta sinfonia di Anton Bruckner. L'iniziativa si è svolta nell'ambito del settimo Festival internazionale promosso dalla Fondazione Pro musica et arte sacra, in occasione dell'Anno paolino.
Signori Cardinali,
venerati Fratelli nell'Episcopato e nel sacerdozio,
cari fratelli e sorelle,
tra le varie iniziative in calendario per il giubileo speciale dell'Anno Paolino si inserisce anche il concerto di questa sera, che si è svolto nella cornice suggestiva della Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove alcuni giorni fa è stata solennemente inaugurata l'Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il mio saluto e il mio cordiale ringraziamento va, come è naturale, a quanti hanno promosso e concretamente organizzato questa bella serata con un evento musicale di alto livello. In primo luogo mi corre l'obbligo di ringraziare la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, ben nota per le sue molteplici iniziative. Saluto poi e ringrazio i componenti dei Wiener Philharmoniker, che ci hanno proposto una magistrale esecuzione della sesta sinfonia di Anton Bruckner, intrisa di religiosità e di profondo misticismo.
[Con gioia piena di gratitudine saluto i Wiener Philharmoniker, che, oggi sotto la direzione di Christoph Eschenbach, per la settima volta nell'ambito del Festival internazionale di Musica e Arte Sacra infondono profonda letizia nei loro ascoltatori.
Cari amici, con la vostra professionalità e la vostra capacità artistica riuscite sempre a toccare il cuore dei vostri ascoltatori e far vibrare tutte le corde dell'umano sentire facendo loro ascoltare la musica meravigliosa di Bruckner. Con il vostro talento musicale spostate l'attenzione dall'umano al divino. Per questo dico a voi tutti Vergelt's Gott!]
Nella sesta sinfonia si traduce la fede del suo autore, capace di trasmettere con le sue composizioni una visione religiosa della vita e della storia. Anton Bruckner, attingendo al barocco austriaco e alla tradizione schubertiana del canto popolare, ha portato, potremmo dire, alle estreme conseguenze il processo romantico di interiorizzazione. Ascoltando questa celebre composizione nella Basilica dedicata a san Paolo, è spontaneo pensare ad un passaggio della Prima Lettera ai Corinzi in cui l'Apostolo, dopo aver parlato della diversità e dell'unità dei carismi, paragona la Chiesa al corpo umano composto da membra tra loro molto diverse, ma tutte indispensabili per il suo buon funzionamento (cfr. cap. 12). Anche l'orchestra e il coro sono costituiti da strumenti e voci diverse, che accordandosi tra loro offrono un'armoniosa melodia, gradevole all'orecchio e allo spirito. Cari fratelli e sorelle, raccogliamo questo insegnamento, che vediamo confermato nella splendida esecuzione musicale che abbiamo potuto ascoltare. Vi saluto tutti con affetto, rivolgendo un pensiero speciale ai Padri sinodali e alle altre personalità presenti. Un saluto fraterno, infine, indirizzo al Cardinale Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete di questa Basilica papale, che ci ha accolti ancora una volta con tanta cordialità: vorrei ringraziarlo, insieme ai suoi collaboratori, per le varie manifestazioni religiose e culturali programmate per l'Anno Paolino in corso. Questa Basilica romana, dove si trovano custodite le spoglie mortali dell'Apostolo delle genti, sia veramente un fulcro di iniziative liturgiche, spirituali e artistiche, tese a riscoprirne l'opera missionaria e il pensiero teologico. Invocando l'intercessione di questo insigne Santo e la materna protezione di Maria, Regina degli Apostoli, imparto di cuore a tutti i presenti la Benedizione Apostolica, che volentieri estendo alle persone care.
(©L'Osservatore Romano - 15 ottobre 2008)