Archivio commento al Vangelo Anno C da Avvento alle Palme
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- Creato: 24 Marzo 2007
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dalla I domenica alla prima domenica delle Palme
anno C
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Domenica delle Palme (ANNO C)
1 Aprile 2007
Dio onnipotente ed eterno, benedici questi rami di ulivo, e concedi a noi tuoi fedeli, che accompagniamo esultanti il Cristo, nostro Re e Signore, di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo.Il Vangelo Lc. 22,14-23,56- + Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca CQuando fu l'ora, Gesù prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: + "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio". C E preso un calice, rese grazie e disse: + "Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finche non venga il regno di Dio". Fate questo in memoria di me C Poi preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: + "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me". C Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: + "Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi". Guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!". C Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò. Io sto in mezzo a voi come colui che serve Sorse anche una discussione, chi di loro poteva essere considerato il più grande. Egli disse: + "I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è il più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele. Tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli". C E Pietro gli disse: P "Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte". C Gli rispose: + "Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi". Deve compiersi in me questa parola della Scrittura C Poi disse: + "Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?". C Risposero: P "Nulla". C Ed egli soggiunse: + "Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: ‘‘E fu annoverato tra i malfattori''. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine". C Ed essi dissero: P "Signore, ecco qui due spade". C Ma egli rispose: + "Basta!". In preda all'angoscia, pregava più intensamente C Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: + "Pregate, per non entrare in tentazione". C Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: + "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". C Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: + "Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione". Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo? C Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: + "Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?". C Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: P "Signore, dobbiamo colpire con la spada?". C E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: + "Lasciate, basta così!". C E toccandogli l'orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: + "Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre". Uscito, Pietro pianse amaramente C Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro. Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: P "Anche questi era con lui". C Ma egli negò dicendo: P "Donna, non lo conosco!". C Poco dopo un altro lo vide e disse: P "Anche tu sei di loro!". C Ma Pietro rispose: P "No, non lo sono!". C Passata circa un'ora, un altro insisteva: P "In verità anche questo era con lui; è anche lui un Galileo". C Ma Pietro disse: P "O uomo, non so quello che dici". C E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte". E uscito, pianse amaramente. Indovina: chi ti ha colpito? Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, lo bendavano e gli dicevano: P "Indovina: chi ti ha colpito?". C E molti altri insulti dicevano contro di lui. Lo condussero davanti al sinedrio Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: P "Se tu sei il Cristo, diccelo". C Gesù rispose: + "Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio". C Allora tutti esclamarono: P "Tu dunque sei il Figlio di Dio?". C Ed egli disse loro: + "Lo dite voi stessi: io lo sono". C Risposero: P "Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca". Non trovo nessuna colpa in quest'uomo C [Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: P "Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re". C Pilato lo interrogò: P "Sei tu il re dei Giudei?". C Ed egli rispose: + "Tu lo dici". C Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: P "Non trovo nessuna colpa in quest'uomo". C Ma essi insistevano: P "Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui". C Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme. Erode con i suoi soldati insulta Gesù Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro. Pilato abbandona Gesù alla loro volontà Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, disse: P "Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò". C Ma essi si misero a gridare tutti insieme: P "A morte costui! Dacci libero Barabba!". C Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano: P "Crocifiggilo, crocifiggilo!". C Ed egli, per la terza volta, disse loro: P "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò". C Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà. Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: + "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! E ai colli: Copriteci! Perché, se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?". C Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati. Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: + "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno". C Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte. Questi è il re dei Giudei Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: P "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto". C Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: P "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". C C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei. Oggi sarai con me nel paradiso Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: P "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". C Ma l'altro lo rimproverava: P "Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". C E aggiunse: P "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". C Gli rispose: + "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso". Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito C Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: + "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". C Detto questo spirò.Qui si genuflette e si fa una breve pausa.Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: P "Veramente quest'uomo era giusto". C Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.] Giuseppe pone il corpo di Gesù in una tomba scavata nella roccia C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. Era il giorno della Parasceve e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo, secondo il comandamento. -
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V domenica del Tempo di Quaresima (ANNO C)
25 Marzo 2007
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità, che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi.Il Vangelo Gv. 8, 1-11- In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa.Tu che ne dici?". Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo.Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei".E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?".Ed essa rispose: "Nessuno, Signore".E Gesù le disse: "Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più". -
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IV domenica del Tempo di Quaresima (ANNO C)
18 Marzo 2007
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio operi mirabilmente la nostra redenzione, concedi al popolo cristiano di affrettarsi con fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina.Il Vangelo Lc. 15,1-3. 11-32- In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui riceve i peccatori e mangia con loro".Allora egli disse loro questa parabola:"Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.Trattami come uno dei tuoi garzoni.Partì e si incamminò verso suo padre.Quando era ancora lontano, il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi.Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò.Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si indignò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo.Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". -
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III domenica del Tempo di Quaresima (ANNO C)
11 Marzo 2007
Dio misericordioso, fonte di ogni bene, tu ci hai proposto a rimedio del peccato il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna; guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe, ci sollevi la tua misericordia.Il Vangelo Lc. 13,1-9- In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.Prendendo la parola, Gesù rispose:"Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Siloe e li uccise,credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".Disse anche questa parabola: "Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo.Perché deve sfruttare il terreno? Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno, finché io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai".. -
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II domenica del Tempo di Quaresima (ANNO C)
4 Marzo 2007
O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, nutri la nostra fede con la tua parola e purifica gli occhi del nostro spirito, perché possiamo godere la visione della tua gloria.Il Vangelo Lc. 9,28-36- In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d?aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia. Egli non sapeva quel che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all?entrare in quella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: Questi è il Figlio mio, l?eletto; ascoltatelo. Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono ad alcuno ciò che avevano visto. -
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I domenica del Tempo di Quaresima (ANNO C)
25 Febbraio 2007
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita.Il Vangelo Lc. 4,1-13- In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo.Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane".Gesù gli rispose: "Sta scritto: ‘‘Non di solo pane vivrà l'uomo''".Il diavolo lo condusse in alto, e mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la dò a chi voglio.Se ti prostri dinanzi a me, tutto sarà tuo". Gesù gli rispose: "Sta scritto: ‘‘Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai''".Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; sta scritto infatti: ‘‘Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano''; e anche: ‘‘Essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra''".Gesù gli rispose: "È stato detto: ‘‘Non tenterai il Signore Dio tuo".Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato. -
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VII domenica del Tempo ordinario (ANNO C)
18 Febbraio 2007
Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere.Il Vangelo Lc. 6, 27-38- In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:"A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano.A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra;a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica.Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo.Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?Anche i peccatori fanno lo stesso.E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete?Anche i peccatori fanno lo stesso.E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete?Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi.Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato;una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo,perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio". -
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VI domenica del Tempo ordinario (ANNO C)
11 Febbraio 2007
O Dio, che respingi i superbi e doni la tua grazia agli umili, ascolta il grido dei poveri e degli oppressi che si leva a te da ogni parte della terra: spezza il giogo della violenza e dell'egoismo che ci rende estranei gli uni agli altri, e fa' che accogliendoci a vicenda come fratelli diventiamo segno dell'umanità rinnovata nel tuo amore.Il Vangelo Lc. 6, 17.20-26- In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante.C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea,da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidóne.Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati.Beati voi che ora piangete, perché riderete.Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli.Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti". -
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V domenica del Tempo ordinario (ANNO C)
4 Febbraio 2007
Dio di infinita grandezza, che affidi alle nostre labbra impure e alle nostre fragili mani il compito di portare agli uomini l'annunzio del Vangelo, sostienici con il tuo Spirito, perché la tua parola, accolta da cuori aperti e generosi, fruttifichi in ogni parte della terra.Il Vangelo Lc. 5,1-11;- In quel tempo, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genesaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù vide due barche ormeggiate alla sponda.I pescatori erano scesi e lavavano le reti.Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra.Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e calate le reti per la pesca".Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli.Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù,dicendo: "Signore, allontanati da me che sono un peccatore".Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone.Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini".Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. -
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IV domenica del Tempo ordinario (ANNO C)
28 Gennaio 2007
O Dio, che nel profeta accolto dai pagani e rifiutato in patria manifesti il dramma dell'umanità che accetta o respinge la tua salvezza, fa' che nella tua Chiesa non venga meno il coraggio dell'annunzio missionario del Vangelo.Il Vangelo Lc. 4,21-30;- In quel tempo, Gesù prese a dire nella sinagoga:"Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi".Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è il figlio di Giuseppe?".Ma egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso.Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria!".Poi aggiunse: "Nessun profeta è bene accetto in patria.Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Zarepta di Sidóne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro". All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. -
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III domenica del Tempo ordinario (ANNO C)
21 Gennaio 2007
O Padre, tu hai mandato il Cristo, re e profeta, ad annunziare ai poveri il lieto messaggio del tuo regno, fa' che la sua parola che oggi risuona nella Chiesa, ci edifichi in un corpo solo e ci renda strumento di liberazione e di salvezza.Il Vangelo Lc. 1,1-4; 4,14-21- Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teofilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore".Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi". -
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II domenica del Tempo ordinario (ANNO C)
14 Gennaio 2007
O Dio, che nell'ora della croce hai chiamato l'umanità a unirsi in Cristo, sposo e Signore,fa' che in questo convito domenicale la santa Chiesa sperimenti la forza trasformante del suo amore, e pregusti nella speranza la gioia delle nozze eterne.Il Vangelo Gv. 2,1-12- In quel tempo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù.Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino".E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora".La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà".Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili.E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare"; e le riempirono fino all'orlo.Disse loro di nuovo: "Ora attingete e portatene al maestro di tavola".Ed essi gliene portarono.E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono".Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono là solo pochi giorni. -
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Epifania e Battesimo del Signore (ANNO C)
6 e 7 Gennaio 2007
O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella,
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Sacra Famiglia e Santissima Madre di Dio (ANNO C)
31 dicembre 2006 - 1 Gennaio 2007
O Dio, nostro creatore e Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio, generato prima dell'aurora del mondo, divenisse membro dell'umana famiglia; ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita, perché i genitori si sentano partecipi della fecondità del tuo amore, e i figli crescano in sapienza, età e grazia, rendendo lode al tuo santo nome.Il Vangelo LC. 2, 41-52- I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo".Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?".Ma essi non compresero le sue parole.Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso.Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. -
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Santo Natale (ANNO C)
25 dicembre 2006
O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa' che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana.Il Vangelo Gv. 1,-15. 9-14- [In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.] Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. [Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.] Giovanni gli rende testimonianza e grida: "Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me". Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. -
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IV domenica (ANNO C)
24 dicembre 2006
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu, che nell'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione.Il Vangelo Lc1,39-48- In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo.Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore" Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva". -Commento"Maria. La Chiesa in cammino nella Carità".Maria dopo l'annuncio dell'Angelo andò a fare visita alla cugina Elisabetta che per Grazia del Signore, nonostante l'età avanzata, stava per diventare madre."Nulla è impossibile a Dio" aveva detto l'Angelo a Maria avvisandola circa la cugina; ma non tanto per avere conferma di ciò che gli era stato detto che Maria va da Elisabetta, quanto spinta da una necessità di incontro, di abbraccio, dalla Carità che condivide.La Chiesa parla di questo incontro come l'abbraccio tra il Nuovo e il Vecchio Testamento, l'incontro del " Sole che sorge dall'alto " e " Il profeta dell'Altissimo " (Benedictus) .E' necessario questo incontro, non possiamo capire il grande dono d'Amore di Dio se non ripercorriamo le strade dell'Antico Testamento tutto carico della promessa di salvezza.. E questa promessa diventa carne in colei che ha creduto; Elisabetta la chiama beata per questo e Gesù dice: "Beati quelli che pur non avendo visto crederanno" (Gv.20,29).Elisabetta nell'accoglienza fu piena di Spirito Santo e riconosce tutto questo e si meraviglia che proprio al lei sia toccata questa visita.Anche in noi agisce lo Spirito Santo ogni qual volta riconosciamo la visita del Signore, la Sua Grazia, il Suo annuncio di Salvezza; quello Spirito che nella Pentecoste inebriò gli apostoli (At.2,13) e proclamavano la salvezza.Ma lo Spirito, che è gioia, esulta nell'umiltà, così canta Maria nel Magnificat, i più poveri gioiranno nel Santo d'Israele diceva Isaia (Is.29,19).Ancora una volta Dio non sceglie la spettacolarità ma si fa incontro attraverso il segno di persone " piccole ".Questo incontro tra Maria ed Elisabetta è il primo gesto della Chiesa fatta di credenti che si accolgono reciprocamente riconoscendo l'uno nell'altro la visita e l'azione di Dio che trasforma e salva.La Chiesa dunque è riunita nello Spirito per lo Spirito.E' riunita dalla gioia per la gioia.Quella gioia non intaccabile dalla volubilità delle emozioni ma radicata nell'azione di Dio nella storia.Storia diventa di salvezza comunitaria e storia di salvezza personale.Edda Altri spunti |
III domenica (ANNO C)
17 dicembre 2006
O Dio, fonte della vita e della gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché corriamo sulla via dei tuoi comandamenti, e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio.Il Vangelo Lc 3,10-18- In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: "Che cosa dobbiamo fare?".Rispondeva: "Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto".Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: "Maestro, che dobbiamo fare?".Ed egli disse loro: "Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato".Lo interrogavano anche alcuni soldati; "E noi che dobbiamo fare?".Rispose: "Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe".Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile".Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella. -
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Solennità dell'Immacolata e II domenica (ANNO C)
8 e 10 Dicembre 2006
O Dio grande nell'amore, che chiami gli umili alla luce gloriosa del tuo regno, raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture della superbia, e preparaci a celebrare con fede ardente la venuta del nostro salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio.Il Vangelo Lc 3,1-6- Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell'Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: "Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!". -
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Ia domenica (ANNO C)
3 Dicembre 2006
O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli.Il Vangelo Lc 21,25-28.34-36- In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo". -
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