XXVI domenica del tempo ordinario - Anno B
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- Creato: 26 Settembre 2015
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Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Dio,
tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti;
effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele,
perché ogni uomo sia ricco del tuo dono,
e a tutti i popoli della terra
siano annunziate le meraviglie del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura
Num 11,25-29
Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo!
Dal libro dei Numeri
In quei giorni, il Signore scese nella nube e parlò a Mosè: tolse parte dello spirito che era su di lui e lo pose sopra i settanta uomini anziani; quando lo spirito si fu posato su di loro, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.
Ma erano rimasti due uomini nell'accampamento, uno chiamato Eldad e l'altro Medad. E lo spirito si posò su di loro; erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda. Si misero a profetizzare nell'accampamento.
Un giovane corse ad annunciarlo a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento». Giosuè, figlio di Nun, servitore di Mosè fin dalla sua adolescenza, prese la parola e disse: «Mosè, mio signore, impediscili!». Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Sal 18
I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Anche il tuo servo ne è illuminato,
per chi li osserva è grande il profitto.
Le inavvertenze, chi le discerne?
Assolvimi dai peccati nascosti.
Anche dall'orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro da grave peccato.
Seconda lettura
Giac 5,1-6
La vostre ricchezze sono marce.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 17,17)
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.
Alleluia.
Vangelo
Mc 9,38-43.45.47-48
Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Parola del Signore
Commento
"Se la tua mano ti scandalizza, tagliala"
Lo scandalo non è il peccato, per certi versi è qualcosa di peggio.
Scandalo vuol dire inciampare e procurare inciampo nel cammino del fratello.
Tutte le condizioni esterne ed interne che ci fanno prossimi alla caduta e al peccato e che possono far peccare il fratello sono uno scandalo.
Le condizioni più pericolose non sono solo quelle più nominate ma soprattutto quelle ideologiche, cioè tutte quelle che ci allontanano dal pensiero di Cristo e dalla sapienza. Questo perché distorcono, spesso in maniera quasi definitiva, i nostri occhi da Gesù e non ci fanno guardare la realtà con i suoi occhi. goccia dopo goccia distruggono la fede con il veleno dell'ideologia e del relativismo.
Il peccato che notiamo ci deve muovere a due cose: chiarezza nel discernimento e misericordia verso il peccatore; perché la Verità dona la vita e la Carità copre una moltitudine di peccati (anzitutto quelli che ci appartengono, che, se siamo onesti, non sono di certo pochi).
La Verità ci dona la capacità per discernere ed evitare lo scandalo, l'inciampo.
Su questo siamo chiamati, nella parola di Gesù, ad essere fermi e pronti.
Non si può chiamare bene il male e male il bene ma occorre guardare le cose sempre con sapienza.
Le innumerevoli concessioni "benevoli", buoniste e malsane che facciamo quotidianamente al nostro cuore dal punto di vista ideologico inquinano la nostra visione della realtà come essa ci si presenta; sia quella che riguarda noi stessi, sia quella che riguarda la vita sociale, sia quella che riguarda la vita politica e le scelte di valore.
Meno si è fermi e meno "si taglia" con ciò che ci fa "inciampare" e meno si affina la nostra capacità di discernimento sulle situazioni.
Anzi sempre più ci si "imbarbarisce" e ci si disumanizza.
A questo punta il mercato dei consumi e il relativismo corrente: nel renderci sempre meno capaci di ragionare con il cuore di Cristo e a dissiparci in tante piccole miserie e vanità; magari con la convinzione di servire Dio.
Ecco allora che abbiamo cattolici, fratelli, che convivono "tiepidamente" con categorie che bestemmiano il Cristo, come la magia, la superstizione e la divinazione;
abbiamo cattolici che "credono" nella re-incarnazione;
abbiamo cattolici che nella vita politica e sociale fanno concessioni ad una cultura della morte, abortista, dell'infanticidio e dell'eutanasia.
Abbiamo cattolici che non rispettano il magistero del Papa e degli apostoli.
Abbiamo cattolici che non sono innamorati della Chiesa, ma piuttosto di una Chiesa ideale che è nei loro sogni e desideri confusi dallo scandalo del proprio cuore; tanto occupati a curare il proprio narcisistico orticello.
Abbiamo cattolici che all'interno delle comunità, lottano contro i propri fratelli che hanno un altro carisma perché ritengono il proprio il migliore e l'unico benedetto da Dio.
Abbiamo cattolici che non amano chiarire con il fratello ma fuggono costantemente dalla lealtà e dalle consuetudini evangeliche e sparlano, mormorano, fanno pettegolezzi; usano i giornali e la vanità dell'apparire oppure uccidono con l'emarginazione e l'indifferenza.
Tutto questo è scandalo. Proprio perché procura la divisione dentro noi stessi e ci separa dalla Sapienza che viene da Dio.
Spacca la Chiesa e la comunità.
Mormorazioni, avidità, accidia, ignavia, doppiezza, gelosia, brama di possedere diventano le fondamenta di uno scandalo e di un inciampo continuo per la nostra e l'altrui conversione.
Tagliare con la propria parte malata può sembrare duro ma è la via più immediata e più feconda per la sanità del cuore, del giudizio e del nostro essere presenza viva nella storia.
Si cammina di "taglio in taglio", di scelta in scelta. Tutto pur di avere il "pensiero di Cristo" in noi.
E' proprio dello Spirito Santo dare la capacità di misericordia e di taglio nel contempo verso una situazione di morte dentro e fuori di noi.
E' lui che guida alla scelta, piccola o grande; è Lui che cura la piaga.
E' Lui che dona fortezza e Sapienza.
E' Lui che fa maturare le vocazioni.
Purché si usi la correttezza di avere fermezza anzitutto con noi stessi e con il nostro io malato, e ci si sappia umiliare.
Tuttavia ogni tanto un po di sano umorismo, soprattutto quello che ci fa prendere in giro e relativizzare noi stessi è quanto di più salutare per ribadire che siamo poca cosa e che Cristo è veramente tutto. L'umorismo infatti - non la satira - è un dono prezioso dello Spirito Santo; un dono necessario per un'ascetica ferma e che, nel contempo, conta, non sui risultati che otteniamo, ma sulla grazia di Cristo.
Invochiamo dunque, senza stancarci, il dono dello Spirito Santo, per avere gli occhi amorosi e la fortezza di Cristo in ogni situazione.
Salvatore
Qui le meditazioni proposte dal Monastero del Sacro Cuore
XXVI_Dom_TO-anno-B.pdf