Senza finzioni

papa francesco e bimbo

"La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene"

(Rm. 12,9)

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Ci vuole una grande dose di umiltà e di realismo per non avere finzioni.
Ovunque, e specie qui.
Dove il consenso ritma il vero.
E le maschere sono lo sforzo di una vita.
Dove le emozioni di ogni tipo vengono scambiate per virtù.
Dove chi è ancora figlio, nonostante l'età e l'esperienza, si sente già padre.
Dove chi è padre non orchestra e cade nel cortocircuito dello stigma.
Dove si postano immagini non per crescere e trascendersi nel vero, nel bello e nel buono, ma per nutrire l'ego e la popolarità.
Falsando la spontaneità con il disordine dello spontaneismo.

Eppure c'è un modo per essere presenti nell'ipocrisia con una ventata di aria fresca, da chiedere, nutrire e diffondere:
"fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene".

E questa è l'infanzia spirituale, ben diversa dall'infantilismo colmo di finzioni.