Lo Spirito Santo conduce alla Vita per la morte

docili allo Spirito"Preziosa agli occhi del Signore
è la morte dei suoi fedeli."
(Sl. 116,15)

"Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio."
(Gv. 21,19)

"Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata"
(Dal Canone dei defunti)

--

Preferisco vivere la morte del lecito per amore di Cristo
e della Chiesa,
che vivere il lecito alla Sua Luce. (Paul Freeman)

-----

Circa la mortificazione, specialmente interna.

"L’uomo da Dio fu creato retto, sicché senza contrasto il senso ubbidisse allo spirito e lo spirito a Dio: Deus fecit hominem rectum3. Venne il peccato e scompose questo bell’ordine; e quindi la vita dell’uomo cominciò ad esser una continua guerra: Caro enim concupiscit adversus spiritum, spiritus autem adversus carnem4. Questi erano i lamenti dell’apostolo:Video autem aliam legem in membris meis repugnantem legi mentis meae et captivantem me in lege peccati5. Quindi nasce esservi due sorte di vita per l’uomo: la vita degli angioli che attendono a far la volontà di Dio, e la vita delle bestie che attendono a soddisfare i sensi. Se l’uomo attende a fare la divina volontà diventa angelo; e se attende a soddisfare i sensi diventa bestia. Onde quel che disse il Signore a Geremia: Constitui te hodie… ut evellas et destruas… aedifices et plantes6, dobbiamo eseguire ancor noi in noi stessi; dobbiamo piantar le virtù, ma prima dobbiamo svellere l’erbe cattive. E perciò bisogna che stiamo sempre colla zappetta della mortificazione alla mano per recidere gli appetiti malvagi che nascono e sempre ripullulano in noi dalle radici infette della concupiscenza; altrimenti l’anima diventerà una boscaglia di vizj. Bisogna in somma mondare il cuore se vogliamo aver luce per conoscere il sommo bene ch’è Dio: Beati mundo corde, quoniam ipsi Deum videbunt7. Onde disse poi s. Agostino: Si Deum videre vis, prius cogita de corde mundando8. Dimanda Isaia9: Quem docebit scientiam?… ablactatos a lacte, avulsos ab uberibus. Iddio non dona la scienza de’ santi, ch’è il saper conoscerlo ed amarlo, se non a coloro che sono slattati e staccati dalle poppe del mondo: Animalis autem homo non percipit ea quae sunt spiritus Dei10. Chi attende, come bruto, a soddisfarsi de’ piaceri sensuali non è capace neppur d’intendere l’eccellenza de’ beni spirituali.

Dice s. Francesco di Sales che siccome il sale preserva la carne dalla putredine, così la mortificazione preserva l’uomo dal peccato. In quell’anima dove regna la mortificazione regneranno ancora le altre virtù.Myrrha et gutta et casia a vestimentis tuis11. Scrisse su questo passo Guerrico abate: Si myrrha prima spirare coeperit, consequentur et aliae species aromaticae12. E ciò appunto disse la sacra sposa: Messui myrrham meam cum aromatibus meis13. Tutta la nostra santità e salute stanno nel seguire gli esempj di Gesù Cristo: Quos praescivit et praedestinavit conformes fieri imaginis filii sui14. Ma non potremo mai seguir Gesù Cristo, se non neghiamo noi stessi ed abbracciamo col mortificarci quella croce ch’egli ci dà a portare: Qui vult post me venire, abneget semetipsum, et tollat crucem suam et sequatur me1. La vita del nostro Redentore fu tutta piena di patimenti, dolori e disprezzi; onde Isaia lo chiamò: Despectum et novissimum virorum, virum dolorum2. Siccome la madre prende la medicina amara per sanar l’infermo suo bambino che allatta; così il nostro Redentore, dicea s. Caterina da Siena, volle assumere tante pene per guarire noi poveri infermi. Ma se Gesù Cristo tanto patì per nostro amore, è giusto che noi patiamo per amor suo. Bisogna dunque essere quali ci vuole s. Paolo: Semper mortificationem Iesu in corpore nostro circumferentes, ut et vita Iesu manifestetur in corporibus nostris3. Ed allora ciò noi faremo, dice s. Anselmo in detto luogo, quando ad eius imitationem assidue mortificamur. E specialmente dobbiamo ciò eseguire noi sacerdoti, che continuamente celebriamo i misteri della passione del Signore: Quia passionis dominicae mysteria celebramus, debemus imitari quod agimus, dice Ugone da s. Vittore."
(Dalla Pars II della Istruzione VIII di S. Alfonso Maria De Liguori)

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla mailing list di cristiano cattolico. Conforme al Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n.196, per la tutela delle persone e e il rispetto del trattamento di dati personali, in ogni momento è possibile modificare o cancellare i dati presenti nel nostro archivio. Vedi pagina per la privacy per i dettagli.
Per cancellarsi usare la stessa mail usata al momento dell'iscrizione.