Li amò totalmente sino al compimento

“.. li amò totalmente sino al compimento” (Gv. 13,1)
… εἰς τέλος ἠγάπησεν αὐτούς.

L’amare sino alla fine di Gesù, non è la fine.
Non è l'umana sconfitta e la morte in croce da inenarrabili dolori fisici e soprattutto incalcolabili sofferenze psico-spirituali.
Non è il capitolare ineluttabile di un dramma nichilista, di una sconfitta, di un fallimento.
Questo annichilimento è il guscio.

L’amare di Gesù sino alla fine è “il fine”, l’obiettivo, il compimento. Il dischiudersi svelativo: “Dio ti ama così, senza riserve”.

Bisogna chiedere la Grazia di saperlo guardare, questo evento, "l'uomo dei dolori che ben conosce il patire". (Is. 53,3)
Bisogna avere il sostegno, per sostenere quello sguardo che ti ama senza misura.

Sin dai secoli eterni l’Incarnazione avrebbe rivelato l’amore del Padre. Perché solo il Figlio rivela compiutamente l’Amore del Padre.
Ma nel tempo è accaduto un dramma, perché di dramma si tratta. Troppo spesso sottovalutato, anche in nome di una “misericordia” modaiola e a buon mercato.
Questo dramma è il peccato.

Cominciato da quando il ladro di bene, il serpente antico, ha insinuato: “È vero che Dio ha detto? [..] Non morirete affatto! Anzi, Dio sa..” (Gen. 3,1ss). Questo è il peccato, da cui tutti i peccati individuali che infrangono i comandamenti e il nuovo comandamento. Deformare il volto di Dio per farne un bugiardo è opera di colui che sin dal principio è ladro e menzognero.
Aconsentire a questa bugia è il nostro dramma, viscerale dramma, profondo dramma,
il nostro dramma.
L’immagine di Dio viene distorta profondamente.
Tiranno? Esattore? O, all’opposto, il primo dei buonisti? Dei Venditori? Degli ammaliatori?
Nulla di tutto questo. Il Peccato deforma.
Non servono forzature modaiole da esegeti melliflui dell’ultima ora. Gesù è chiaro: “Va e non peccare più!”.
Il peccato è un dramma; è il dramma che deforma l'uomo, ferisce la sua ragione, inclina il suo cuore, rende inferme le sue membra.

Occorreva dunque ricordare la realtà di Colui che per primo serve e si dona.

«Io non ti ho amata per scherzo», dice Gesù con una locuzione dell’anima a Santa Angela da Foligno.

Per farcelo capire Egli si è realmente deformato ed annichilito, assumendo in sé tutto il male del mondo, di ogni uomo, di ogni tempo. Il mio, il tuo. Tutto, fino all'ultimo iota.

Finché non sei onesto e disarmato questo non lo comprendi.
Ma fuggi e ti incarti nel dramma e nelle deformazioni che il dramma opera al Volto di Dio.
In questo, se non stai attento,
anche tu rischi di essere un Anticristo.

Gratis è il perdono, la grazia, appunto, la vita nuova.
Fiume di Vita inarrestabile, nel tempo e nello spazio, sgorgano da Lui.
Ma essa è stata conquistata nel prezzo più alto che solo Dio poteva “pagare”, compiere,
per correggere interiormente e definitivamente l’immagine distorta di Dio, operata dal nemico, con il peccato; con i peccati.

“Per le sue piaghe noi siamo stati guariti” (Is. 53,5)

È anzitutto guarigione e correzione di sguardo.
Da cosa guardi conoscerai il tuo cuore.
Qui è la Sapienza.

“Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita”. (Rm 5, 8-9)

Sì!
Lui ti amato totalmente, sino al compimento. Amen.

PiEffe


volto di Jesus crocifisso

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