La paralisi che non si vede

peccato-originale-1Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
(Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 2,1-12 della Domenica VII del Tempo Ordinario - Anno B)

Una paralisi che non si vede, il peccato, ma che invalida tutta la capacità dell'uomo di scegliere bene, usare bene la ragione, fare scelte sapienti, essere temperante nei propri passi.
Più si pecca e più ci si struttura nell'errore.
Dietro il dubbio "scandalizzato" degli scribi davanti al fatto che "il Figlio dell'uomo" rimetta i peccati, c'è una paralisi grande: l'aver reso Dio un concetto. Un concetto meraviglioso, altissimo, che si occupa dei peccati dell'uomo. In cui questi peccati sono alla fine qualcosa di impalpabile che nulla ha a che vedere con la quotidianità dell'uomo. Gli scribi, in questo caso, si comportano come i moderni cultori della visione che la religione deve appartenere alla sfera privata. Una sfera che si muove tra l'intimistico e il magico.. ma che nulla ha a che vedere con il destino dell'uomo.
Per Gesù non è così. Il peccato non è un concetto, non è qualcosa di impalpabile. Ma qualcosa di terribilmente reale che invalida l'uomo ben più della paralisi fisica o mentale. Il peccato, separando in diverso modo e grado da Dio, invalida l'uomo, lo deforma. Lo obnubila. Lo mette in uno stato di delirio oggettivo. Sarebe buffo scoprire che il mondo moderno, così tronfio delle sue capacità scientifiche ed analitiche, spesso si muove tra deliri.. anzi di delirio in delirio, di ideologia in ideologia.
"Alla tua luce vediamo la luce" dice il salmo. Ed è vero. Solo la Luce di Cristo ti fa vedere il reale. Senza la luce di Cristo, implicita - in una coscienza retta che "ragiona secondo ragione", morale e diritto naturale - o esplicita, tu non vedi.
Non sai, non maturi, non scegli.
La Luce di Cristo non è solo un valore aggiunto, ma anche un valore previo. Qui si fonda una "nuova evangelizzazione". Senza questa Luce, presente in preambula, in un cuore retto, una coscienza pulita e ragionevole che usa del diritto naturale e della morale naturale, l'uomo compie - nella migliore delle ipotesi - scelte errate, nella peggiore scelte devastanti per sé e per il genere umano.
La grande questione dei nostri tempi e di alcune derive di cattolicesimo - che smette pertanto di essere cristiano - sul peccato originale, sono il male della nuova evangelizzazione.
Non ci può essere nuova evangelizzazione senza la premessa del fatto - peché è un fatto - che l'uomo è ferito e cammina spesso di ferita in ferita. Ferendo chi gli sta intorno. Un certo cattolicesimo "sinistroide" che ha riposto una fiducia eccessiva nella bontà dell'uomo, investendo sul "sociale", come da altra parte un cattolicesimo "destrorso" che considera l'uomo irrimediabilmente ferito, imprigionandolo in "pratiche devozionistiche", sono la causa di una pessima pastorale.
Entrambe le posizioni si sono potenziate, per opposti, dalla teologia e dalla antropologia di Lutero. In campo filosofico, scientifico, psicologico, sono nate centinaia di scuole, sino ai nostri giorni, che non avendo l'equilibrio e la chiarezza dottrinale e teologica cattolica sul peccato originale, hanno fatto fiorire ideologie e pseudo-scienze, che sono religioni alternative a tutto tondo. Dottrine che per opporsi "all'irrimediabilemnte ferito di Lutero" sono ritornate ad una sorta di Pelagianesimo (vd qui); anche in seno allo stesso mondo protestante e anche in alcune posizioni "cattoliche" progressiste o tradizionaliste.
La stessa deriva economica che stiamo vivendo di un capitalismo selvaggio, di una economia senza regole, di faide politiche, è un frutto ribaltato di una visione protestantizzata dell'uomo. "Guadagno dunque sono"; "produco dunque valgo".. il tuo sé viene "garantito" nutrito e amplificato dalle operazioni selvaggie a livello economico che tengono conto solo di te stesso e dei tuoi interessi. Ti nutri, famelico, solo dei tuoi interessi di potere. Eh si! Perché il peccato ha come effetto immediato quello di spostare l'orizzonte dall'eternità al tuo ombelico. Con tutti i danni che ne derivano per te e per chi ti sta intorno.
Dice il Catechismo della Chiesa Cattolica al n° 407 "La dottrina sul peccato originale – connessa strettamente con quella della redenzione operata da Cristo – offre uno sguardo di lucido discernimento sulla situazione dell'uomo e del suo agire nel mondo. In conseguenza del peccato dei progenitori, il diavolo ha acquisito un certo dominio sull'uomo, benché questi rimanga libero. Il peccato originale comporta « la schiavitù sotto il dominio di colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo ». Ignorare che l'uomo ha una natura ferita, incline al male, è causa di gravi errori nel campo dell'educazione, della politica, dell'azione sociale e dei costumi. "

Paul