Il Padre è il mio cuscino, la Sua volontà è il mio riposo

mani padre figlio

«Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo»

(Mt. 8,20)

Αἱ ἀλώπεκες φωλεοὺς ἔχουσιν καὶ τὰ πετεινὰ τοῦ οὐρανοῦ κατασκηνώσεις, ὁ δὲ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου οὐκ ἔχει ποῦ τὴν κεφαλὴν κλίνῃ

Non ha, il Figlio dell’uomo non ha.

Non ha nemmeno il legittimo conforto genitoriale.

Con linguaggio lirico e poetico, non ha nemmeno una casa, non ha nemmeno (per scelta) il legittimo conforto sponsale.

Il Figlio dell’uomo, divino-umano, umano-divino, ha solo un’urgenza (ed un solo conforto): Il Padre e la Sua volontà.

Il Figlio dell’uomo per farci vedere, chiaramente, e senza scuse, la polarità, la purezza, l’orientamento a Dio solo, al Padre,
ricorda, non a parole, ma con la propria vita, la priorità:
il Padre e la Sua volontà.

Nel tempo estivo, agitato da mille questioni, pur importanti, perché toccano i fondamentali della vita civile, sociale, nazionale, e, anzitutto, umana, dobbiamo chiederci se tutto non diventa un’immensa distrazione dal fermarci e ripetere a nostra volta, con la stessa determinazione, con il Figlio, nello Spirito Santo, se anche noi abbiamo questa priorità che disciplina ed orchestra tutte le altre: Il Padre e la Sua volontà.

Ed accogliere l'esortazione:
"Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti".

Perché anche i vivi e ciò che è vivo, vitale, diventa morto se non c’è la Priorità del Padre.

PiEffe