alla tua luce vediamo la luce

teofania-ago-2012-mediaDal Salmo del giorno: Sl. 36,10

"alla tua luce vediamo la luce"

Senza questa luce depositata nel cuore dell'uomo che grida a Dio, risvegliata e alimentata dalla grazia, l'uomo è cieco.
Cieco totalmente o parzialmente.
Totalmente quando non riconosce Dio nel bambino di Betlemme o nel Cristo sconfitto e trafitto come un malfattore sulla Croce; parzialmente quando "riconosce" Cristo ma non la Sua Chiesa e la successione apostolica.

Apparentemente, meno frequente la prima cecità, assai più frequente la seconda con una miriade di sfumature.
Da quella liberale a quella progressista a quella anticlericale.
Da quella di una teologia della liberazione a quella del dissenso sterile. Dal fai-da-te a presunte rivelazioni private ricevute in esclusiva.

Questo perché la Luce di Dio non solo fa vedere ma scalda, cioè rafforza la volontà indebolita e l'affettività dissipata; guarisce, sana; suscita la nostalgia della nostra vera casa.
Alla luce di questa Luce,
la ragione ragiona,
la volontà si rafforza,
le ferite si rimarginano,
l'uomo diventa uomo e a donna diventa donna.

Per tal motivo la Luce di Cristo, dove è permeata ha portato cultura, civiltà, benessere sociale. Perché la Luce di Dio è carità e grazia e non se ne conosce i confini.

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