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O Rex gentium
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- Creato: 22 Dicembre 2012
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O Rex gentium ("O Re delle Genti") è la sesta delle Antifone maggiori dell'Avvento, dette anche Grandi Antifone o Antifone O. È usata nella liturgia del Rito Romano del 22 dicembre, sesto giorno della seconda parte dell'Avvento, come antifona al Magnificat per i Vespri e come versetto alleluiatico del Vangelo nella Messa.
Spiegazione
Come tutte le altre, anche questa antifona è una invocazione della venuta di Gesù.Analogamente alle altre Antifone O, l'andamento è binario, separabile in due emiversetti.
Il primo emiversetto applica a Cristo gli appellativi di re e di pietra angolare. Il primo titolo si comprende sullo sfondo della tradizione veterotestamentaria e della storia della monarchia davidica; nel Nuovo Testamento il riferimento più immediato è la domanda di Pilato a Gesù: "Tu sei re?", a cui il Salvatore risponde: "Tu lo dici: io sono re" (Gv 18,37), e precisa che ciò consiste nel "dare testimonianza alla verità" (Gv 12,38). Il titolo di re è specificato dal complemento "delle genti, che richiama Ag 2,7 secondo la Volgata: "Veniet desideratus cunctis gentibus" ("verrà il desiderato da tutte le genti")[1]. La successione delle due affermazioni produce il concetto di Cristo re di tutte le genti.
La seconda immagine usata da questa antifona è quella di "pietra angolare", che parte dal testo profetico di Is 28,16, che riceve una forte risonanza del Nuovo Testamento: Mt 21,42; Mc 12,10; Lc 20,17; At 4,11; Rm 9,32.33; Ef 2,20; 1Pt 2,4.6.7.8. Anche qui la specificazione richiama un altro testo, Ef 2,14: Cristo è allora anche la pietra angolare che darà unità ai popoli.
Nel secondo emiversetto la supplica prende un altro indirizzo: si chiede la salvezza per l'uomo plasmato dal fango: si allude alla creazione di Adamo dalla polvere del suolo (Gen 2,7).
O Rex Gentium,
et desideratus earum, lapisque angularis, qui facis utraque unum: veni, et salva hominem, quem de limo formasti. » |