Soliloquia: La spoliazione radicale di uno solo, riempie e rende ricchi molti.

abbracciare il lebbroso
Il Cantico delle creature non è solo un capolavoro di teologia spirituale e della lingua italiana.
No.
Come il Salmo 150 riassume tutta la creazione, in una precisa gerarchia adorante e di lode,
così il Cantico è il "salmo" che completa il viaggio minoritico di Francesco.

E' questo il momento in cui Francesco comprende che Cristo è il custode e il curatore del Regno.
Egli è il Pastore.
Alle lamentele di Francesco, legittime, sante, amare, nella statio Romea di San Damiano, poi luogo restaurato a Chiesa e convento,
Cristo lo esorta a dare il buon esempio e lo rassicura che i frati sono di Gesù e non di Francesco.
Insomma una vera e radicale desatellizzazione.

Un parto nello Spirito.
Una vera spoliazione.
Un compimento della minorità, che è la più alta forma di povertà.
Per questo Francesco esplode di gioia e scrive, di getto, nello Spirito Santo, il Cantico delle Creature.
Aiutato dalla fraternità a ordinare in musica tale esplosione di
enthusiasmòs spirituale; tale magnificat.
E di dono in dono, lungo i secoli, si arriva alla splendida enciclica di questi giorni.

La spoliazione radicale di uno solo, riempie e rende ricchi molti.
Come Maria.

Tutte le generazioni ti chiameranno beato "disutile servo e vermine di Cristo"..
quanto sei bello Francesco nel seguire i passi dello sposo, ovunque Egli vada,
senza chiedere perché,
docile come un agnello
forte come un condottiero.

La spoliazione radicale di uno solo, riempie e rende ricchi molti.

Paul Freeman