Chiesa
Una vita di studi dedicata all’uomo e il sacro
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- Creato: 26 Febbraio 2013
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Fra due mesi avrebbe compiuto 93 anni, essendo nato a Fouches, nel comune di Hachy (attualmente Arlon), in diocesi di Namur, il 19 aprile 1920. Ordinato sacerdote il 12 agosto 1945, era stato eletto alla Chiesa titolare di Belcastro col titolo personale di arcivescovo il 6 gennaio 2012 e aveva ricevuto l’ordinazione epi-scopale l’11 febbraio successivo, nella chiesa di Notre Dame di Villers-Saint-Amand. Benedetto XVIlo ave-va creato e pubblicato cardinale nel concistoro del 18 febbraio 2012, assegnandogli la diaconia di Sant’An -tonio di Padova a Circonvallazione Appia, della qua-le aveva preso possesso il 20 ottobre scorso. Le esequie saranno celebrate sabato 2 marzo, nella cattedrale di Tournai.
Dopo aver frequentato le scuole primarie a Fou-ches, era entrato nel 1933 nel seminario di Bastogne, dove era ri-masto fino al 1941, perfezionandovi gli studi umanistici e filosofici. Dal 1941 al 1945, in pieno tempo di guer-ra, aveva frequentato il seminario maggiore di Namur, ricevendovi l’ordinazione sacerdotale il 12 agosto 1945. Su richiesta del vescovo dioce-sano André Marie Charue, aveva proseguito gli studi di teologia e di orientalistica all’Università Cattolica di Lovanio, dove è rimasto fino al 1950. Intanto, nel 1948, si era laurea-to in teologia e nel 1949 in filosofia e storia orientale. Nel 1953 aveva di-scusso la tesi di dottorato in teologia, dal titolo: I rapporti della cristo-logia manichea con il Nuovo Testamen-to nell’eucologio copto di Narmouthis ( Me d ĭnet Mădi) — poi pubblicata nelle «Ephemerides Theologicae Lo-vanienses» —avendo come relatori Lucien Cerfaux e Louis Théophile Lefort. Durante il periodo universi-tario aveva anche prestato servizio pastorale nella diocesi di Namur. Dal 1949 al 1950 era stato vicario a Martelange, poi, dal 1950 al 1959, docente di religione all’ateneo di Athus, quindi parroco-decano di Messancy, incarico mantenuto dal 1959 al 1968, anno in cui aveva ini-ziato il ministero di parroco di Suarlée, conclusosi nel 2000. Lungo e brillante il suo percorso accademico nell’università cattolica di Lovanio, dove nel 1960 era stato nominato professore incaricato e do-ve, nel 1968, era diventato professore di Storia delle religioni presso la fa-coltà di teologia e l’Istituto orientali-sta, incarico mantenuto fino al 1991. La sua attività nell’ateneo era stata caratterizzata da un’attenzione parti-colare alle religioni orientali, in par-ticolare alle figure di Mitra e di Za-ratustra, e poi all’induismo, al bud-dismo e all’islam. Aveva tenuto vari corsi sul sacro, il mito, il rito, i sim-boli. Si era specializzato anche nello studio delle religioni dell’Egitto fa-raonico, dello gnosticismo, del mani-cheismo e delle antiche religioni ger-maniche e scandinave. Aveva fonda-to il Centro di storia delle religioni e aveva creato e diretto quattro raccol-te di pubblicazioni di storia delle re-ligioni: le collane «Homo Religio-sus», «Collection Cerfaux-Lefort», «Information et Enseignement» e «Conférences et Travaux». Nel 1969, durante il trasferimento dell’università francofona e la sua ri-costruzione a Louvain-la-Neuve, era stato incaricato della istituzione del Centro Cerfaux-Lefort, allo scopo di riorganizzare la biblioteca universita-ria. E nel Centro era rimasto fino al 2011, occupandosi delle grandi rac-colte di libri e riviste per Louvain-la-Neuve, per i Paesi dell’est dell’E u ro -pa e per l’Africa francofona. Dal 1975 al 1980 era stato presi-dente dell’Istituto orientalista di Louvain-la-Neuve e, dal 1979 al 1985, consultore del Segretariato per i non cristiani. Tra il 1982 e il 2000 aveva partecipato diciassette volte come conferenziere al Meeting per l’amici-zia tra i popoli promosso a Rimini da Comunione e liberazione. Molti i riconoscimenti e le onorifi-cenze assegnategli. Nel 1986 l’Acadé-mie Française gli aveva conferito il premio Dumas Millier per le sue pubblicazioni sul tema del sacro e nel 1987 aveva ricevuto il premio Furtado per «l’insieme della sua opera scientifica». Prelato d’O nore di Sua Santità, era stato insignito fra l’altro del titolo di commendatore dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel 2010 aveva rice-vuto la laurea honoris causain filoso-fia e scienze dell’educazione all’Uni-versità Cattolica del Sacro Cuore, al-la quale l’anno precedente aveva do-nato la sua biblioteca, la totalità dei suoi scritti e la corrispondenza avuta con storici delle religioni di tutto il mondo. Con questo vastissimo mate-riale è stato costituito l’Archivio Ju-lien Ries per l’antropologia simboli-ca. Dopo essere divenuto professore emerito nel 1991, aveva ricevuto il si-gnificativo omaggio dei suoi colleghi, che ne avevano cele-brato l’opera con quatto volumi di Festschriften, miscellanea di studi in suo onore. Aveva poi tenuto un corso semestrale all’Institut Catholique di Parigi e un altro presso la facoltà di teologia di Lugano, in Svizzera, sul tema L’a n t ro -pologia religiosa. Dal 2000 era cappellano della Fami-glia Spirituale L’O euvre nella casa madre di Villers-Notre-Dame. E proprio dalle religiose dell’Oeuvre è stato amorevolmente assisti-to anche negli ultimi giorni, durante il ricovero nella clinica belga. Moltissime le sue pubblicazioni scientifiche. Nell’imponente biblio-grafia contenuta nel volumeL’An t ro -pologia religiosa. Il contributo di Julien Ries alla storia delle religioni(a cura di Natale Spineto, Jaca Book, Mila-no, 2008) sono annoverati ben 645 titoli di libri, saggi e articoli per rivi-ste. Fra le sue pubblicazioni, da ri-cordare Il Sacro nella storia religiosa dell’umanità(1982) e Trattato di an-tropologia del sacro (1989-2009). Un centinaio di testi sono contenuti nel Dictionnaire des religions, edito sotto la direzione del cardinale Paul Pou-pard. La suaOpera Omnia, suddivisa in dodici parti tematiche, è in corso di pubblicazione in Italia dalla Jaca Book di Milano.
© Osservatore Romano - 25 - 26 febbraio 2013