Udienza a una Delegazione Buddista dalla Thailandia

papa delegazione buddistaQuesta mattina, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza una Delegazione Buddista dalla Thailandia e ha rivolto loro il saluto che pubblichiamo di seguito:

Saluto del Santo Padre

Illustri Signori!

È per me un grande piacere dare il benvenuto alla vostra Delegazione venuta dalla Thailandia, composta da trentatré eminenti monaci buddisti delle scuole Theravada e Mahayana, insieme a sessanta buddisti laici e a diversi rappresentanti della Chiesa cattolica thailandese.

Lo scopo della vostra visita è commemorare il cinquantesimo anniversario dello storico incontro del Molto Venerabile Somdej Phra Wannarat, diciassettesimo Patriarca Supremo Buddista della Thailandia, con il Papa San Paolo VI, il 5 giugno 1972. Esprimo la mia più sentita gratitudine al Patriarca Supremo Somdej Phra Sri Ariyavongsagatanana IX e al Capo del Sangha Supremo della Thailandia per aver inviato Somdej Phra MahaTheerajarn e la delegazione thailandese in Vaticano per rinnovare i nostri legami di amicizia e collaborazione reciproca.

In questa occasione, vorrei rinnovare i sentimenti espressi da Papa Paolo VI quando incontrò la Delegazione thailandese cinquant’anni fa: «Abbiamo una profonda considerazione per i tesori spirituali, morali e socio-culturali che vi sono stati donati attraverso le vostre preziose tradizioni. Riconosciamo i valori di cui siete custodi e condividiamo il desiderio che vengano preservati e promossi. Auspichiamo un dialogo sempre più amichevole e una stretta collaborazione tra le tradizioni che voi rappresentate e la Chiesa cattolica» (Insegnamenti, 1972, X, 604-605).

Nel corso di questi cinquant’anni, abbiamo assistito a una crescita graduale e costante del “dialogo amichevole e della stretta collaborazione” tra le nostre due tradizioni religiose. Ricordo la visita della delegazione thailandese il 16 maggio 2018, con la traduzione di un antico manoscritto buddista in lingua pali, conservato nella Biblioteca Vaticana. E serbo gioiosa memoria della mia visita nel vostro amato Paese, dal 20 al 23 novembre 2019, e la meravigliosa accoglienza e ospitalità che ho ricevuto. Apprezzo anche la vostra amicizia e il dialogo fraterno con i membri del Dicastero per il Dialogo Interreligioso e con la comunità cattolica in Thailandia.

In un momento in cui la famiglia umana e il Pianeta si trovano ad affrontare molteplici minacce, un dialogo amichevole e una stretta collaborazione sono ancora più necessari. Purtroppo, da ogni parte sentiamo il grido di un’umanità ferita e di una Terra lacerata. Il Buddha e Gesù hanno compreso la necessità di superare l’egoismo che genera conflitti e violenza. Il Dhammapada riassume così gli insegnamenti del Buddha: «Evitare il male, coltivare il bene e purificare la propria mente – questo è l’insegnamento del Buddha» (Dph 183). Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34). È nostro compito oggi guidare i nostri rispettivi fedeli a un senso più vivo della verità che siamo tutti fratelli e sorelle. E ciò comporta che dovremmo lavorare insieme per coltivare la compassione e l’ospitalità per tutti gli esseri umani, specialmente per i poveri e gli emarginati.

In questo spirito, incoraggio i vostri sforzi per approfondire e ampliare il dialogo e la collaborazione con la Chiesa cattolica. La ringrazio nuovamente per il gesto cortese di venire in Vaticano a commemorare il memorabile incontro tra i nostri venerati Predecessori. AugurandoLe un gradevole soggiorno a Roma, Le porgo i miei più fervidi auguri per la Conferenza che si terrà questo pomeriggio, intitolata Amicizia tra buddisti e cristiani per una cultura dell’incontro, presso la Pontificia Università Urbaniana.

Su di voi e su tutti gli abitanti del vostro nobile Paese, invoco l’abbondanza delle celesti benedizioni. Grazie.

[00958-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

It is a great pleasure for me to welcome your Delegation from Thailand composed of thirty-three prominent Buddhist monks of both the Theravada and Mahayana schools, together with sixty lay Buddhists and several representatives of the Thai Catholic Church.

The purpose of your visit has been to commemorate the golden jubilee of the historic meeting of the Most Venerable Somdej Phra Wannarat, the seventeenth Supreme Buddhist Patriarch of Thailand, with the Pope Saint Paul VI, on 5 June 1972. I express my heartfelt gratitude to Supreme Patriarch Somdej Phra Sri Ariyavongsagatanana IX and the Head of Supreme Sangha of Thailand for sending Somdej Phra MahaTheerajarn and the Thai delegation to the Vatican to renew our bonds of friendship and mutual collaboration.

On this occasion, I would like to renew the sentiments expressed by Pope Paul VI when he met the Thai delegation fifty years ago: “We have a profound regard for the spiritual, moral, and socio-cultural treasures that have been bestowed on you through your precious traditions. We recognize the values of which you are the custodians, and we share the desire that they should be preserved and fostered. We hope there will be increasing friendly dialogue and close collaboration between the traditions that you represent and the Catholic Church” (Insegnamenti, 1972, X, 604-605).

In the course of these fifty years, we have seen a gradual and steady growth of “friendly dialogue and close collaboration” between our two religious traditions. I recall the visit of the Thai delegation on 16 May 2018 with a translation of an ancient Buddhist manuscript in the Pali language kept in the Vatican Library. I also remember with joy my visit to your beloved country on 20-23 November 2019 and the wonderful welcome and hospitality I received. I likewise appreciate your friendship and fraternal dialogue with the members of the Dicastery for Interreligious Dialogue, as well as with the Catholic community in Thailand.

At a time when our human family and our Planet are facing manifold threats, such friendly dialogue and close collaboration are all the more necessary. Sadly, on all sides we hear the cry of a wounded humanity and a broken earth. The Buddha and Jesus understood the need to overcome the egoism that gives rise to conflict and violence. The Dhammapada sums up the Buddha’s teachings thus: “To avoid evil, to cultivate good, and to cleanse one’s mind – this is the teaching of the Buddha” (Dph 183). Jesus told his disciples: “I give you a new commandment, that you love one another. Just as I have loved you, you also should love one another” (Jn 13:34). Our task today is to guide our respective followers to a more vivid sense of the truth that we are all brothers and sisters. It follows that we should work together to cultivate compassion and hospitality for all human beings, especially the poor and marginalized.

In this spirit, I encourage your efforts to deepen and broaden your dialogue and cooperation with the Catholic Church. I thank you once again for your courteous gesture in visiting the Vatican to commemorate the memorable meeting between our venerable Predecessors. Trusting that your stay in Rome will be pleasant, I offer my prayerful good wishes for the Conference to take place this afternoon, entitled Friendship between Buddhists and Christians for a Culture of Encounter, at the Pontifical Urban University.

Upon you and upon all in your noble country I invoke an abundance of blessings from on high.

© http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino.html - 17 giugno 2022


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