Impegno e affetto
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- Creato: 24 Settembre 2016
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Il concilio Vaticano II è stato una pietra miliare nella storia della Chiesa, i cui frutti cominciarono già allora a essere raccolti e inseriti pienamente al suo interno.
Perciò accolgo con grande gioia questo contributo di ebrei e cristiani alla riflessione su questo avvenimento, in occasione della ricorrenza del suo primo giubileo. Da quel concilio emerse la dichiarazione Nostra aetate, che segnò una svolta definitiva nella storia dei rapporti tra i fratelli maggiori e minori nella fede. Io stesso ho contribuito con le mie umili riflessioni a quel testo quando ero arcivescovo di Buenos Aires. Oggi, come vescovo di Roma, aggiungo queste poche righe per testimoniare nuovamente il mio impegno e affetto per i miei amati e fedeli fratelli ebrei in Argentina e per l’a p p ro - fondimento del nostro dialogo per onorare con esso il nostro creatore, come dice il profeta: «allora parlarono i timorati di Dio ognuno al suo compagno. E l’Eterno ascoltò e udì» (Malachia 3, 16).
© Osservatore Romano - 25 settembre 2016