Angelus 10 gennaio 2010
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- Creato: 10 Gennaio 2010
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Dal Battesimo deriva anche un modello di società: quella dei fratelli. La fraternità non si può stabilire mediante un’ideologia, tanto meno per decreto di un qualsiasi potere costituito. Ci si riconosce fratelli a partire dall’umile ma profonda consapevolezza del proprio essere figli dell’unico Padre celeste. Come cristiani, grazie allo Spirito Santo ricevuto nel Battesimo, abbiamo in sorte il dono e l’impegno di vivere da figli di Dio e da fratelli, per essere come “lievito” di un’umanità nuova, solidale e ricca di pace e di speranza. In questo ci aiuta la consapevolezza di avere, oltre che un Padre nei cieli, anche una madre, la Chiesa, di cui la Vergine Maria è il perenne modello. A lei affidiamo i bambini neo-battezzati e le loro famiglie, e chiediamo per tutti la gioia di rinascere ogni giorno “dall’alto”, dall’amore di Dio, che ci rende suoi figli e fratelli tra noi.
Dopo Angelus
Due fatti hanno attirato, in modo particolare, la mia attenzione in questi ultimi giorni: il caso della condizione dei migranti, che cercano una vita migliore in Paesi che hanno bisogno, per diversi motivi, della loro presenza, e le situazioni conflittuali, in varie parti del mondo, in cui i cristiani sono oggetto di attacchi, anche violenti.
Bisogna ripartire dal cuore del problema! Bisogna ripartire dal significato della persona! Un immigrato è un essere umano, differente per provenienza, cultura, e tradizioni, ma è una persona da rispettare e con diritti e doveri, in particolare, nell’ambito del lavoro, dove è più facile la tentazione dello sfruttamento, ma anche nell’ambito delle condizioni concrete di vita. La violenza non deve essere mai per nessuno la via per risolvere le difficoltà. Il problema è anzitutto umano! Invito, a guardare il volto dell’altro e a scoprire che egli ha un’anima, una storia e una vita e che Dio lo ama come ama me.
Vorrei fare simili considerazioni per ciò che riguarda l’uomo nella sua diversità religiosa. La violenza verso i cristiani in alcuni Paesi ha suscitato lo sdegno di molti, anche perché si è manifestata nei giorni più sacri della tradizione cristiana. Occorre che le Istituzioni sia politiche, sia religiose non vengano meno – lo ribadisco – alle proprie responsabilità. Non può esserci violenza nel nome di Dio, né si può pensare di onorarlo offendendo la dignità e la libertà dei propri simili.
Chers frères et sœurs de langue française, soyez les bienvenus pour la prière de l’Angélus. Ce matin, rendons grâce à Dieu pour notre Baptême. Écoutons nous aussi le Père nous redire « Tu es mon Fils bien-aimé ; en toi j’ai mis tout mon amour». L’Esprit de Dieu fait route avec nous, et il remplit notre vie de lumière et de sainteté. En prenant conscience de la splendeur de notre Baptême, soyons les serviteurs et les témoins de cette Bonne Nouvelle pour notre monde ! Que la Vierge Marie, nous aide à demeurer toujours fidèles à notre Baptême ! Bon dimanche et bonne semaine à tous !
I greet all English-speaking visitors taking part in this Angelus prayer. Today, on the Feast of the Baptism of the Lord, the Church invites us to contemplate Jesus as the Messiah, the beloved Son of the Father, who gives us a share in the divine life through the gift of the Holy Spirit in the waters of Baptism. May all of us be renewed in the grace of our own Baptism and strengthened in faithful witness to the Gospel and its promises! Upon you and your families I invoke the Lord’s blessings of joy and peace.
Gerne grüße ich alle deutschsprachigen Gläubigen beim heutigen Angelusgebet, besonders die Schüler aus Bad Tölz und die Pilger aus Eisenstadt. Bei der Taufe im Jordan stellt sich Jesus Christus in eine Reihe mit uns Menschen. Er ist der geliebte Sohn des Vaters und zugleich einer von uns. Durch unsere eigene Taufe werden auch wir in Christus geliebte Kinder Gottes. Wir haben Anteil erhalten am Heiligen Geist. In der Kraft dieses Geistes wollen wir leben und die Welt gestalten, wie es Gott gefällt. Der Herr geleite euch alle Tage dieses neuen Jahres mit seiner Gnade.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana, así como a quienes se unen a ella a través de la radio y la televisión. En la fiesta del Bautismo del Señor, invito a todos a renovar con alegría y convicción las promesas realizadas al recibir este Sacramento, para ser ante el mundo discípulos y misioneros de Cristo, llevando la luz de su Evangelio a todos los ámbitos de la sociedad, con la palabra y el propio ejemplo. Que en esta hermosa misión sintáis el consuelo y la compañía de María Santísima, a cuyas maternas manos encomendamos a todos los hijos de la Iglesia. Feliz Domingo.
Pozdrawiam serdecznie wszystkich Polaków. Dzisiaj wspominamy chrzest Jezusa w Jordanie. Przyjmując go, Syn Boży poddał się woli Ojca, podjął publicznie zbawczą misję, uprzedził swoją śmierć i zmartwychwstanie. Wspominając swój własny chrzest pamiętajmy, że jest on fundamentem naszej więzi z Bogiem. Na nim wznośmy dom naszego życia, naszego powołania.
[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Oggi ricordiamo il Battesimo di Gesù al Giordano. Ricevendolo, il Figlio di Dio si sottomise alla volontà del Padre, assunse pubblicamente la missione salvifica, anticipò la propria morte e risurrezione. Tornando col pensiero al nostro battesimo, ricordiamo che esso è il fondamento del nostro legame con Dio. Costruiamo su di esso l’edificio della nostra vita e della nostra vocazione.]
Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana. Cari fratelli e sorelle, vi auguro di conservare viva nello spirito la luce delle feste del Natale, perché vi guidi questa luce nel cammino di ogni giorno. Buona domenica!
© Radio Vaticana - 10 gennaio 2010